Liguria. “Il turismo balneare e le sue imprese nella prossima legislatura” è il titolo del convegno che il Sib Liguria organizza per martedì 5 febbraio, alle ore 10:30, presso l’Hotel El Chico di Varazze: sono stati invitati tutti gli amministratori locali e ai candidati alle elezioni parlamentari.
Il convegno rientra nella serie di iniziative che i sindacati dei balneari hanno deciso di intraprendere contro l’applicazione della Direttiva Bolkestein per fare pressione sugli amministratori locali e sul governo che uscirà dalle urne a fine febbraio. Sarà in particolare ai rappresentanti delle forze politiche e ai candidati al Parlamento che i balneari liguri chiederanno una normativa che si opponga all’applicazione della direttiva UE, dopo aver ottenuto la proroga di cinque anni.
“Il Sib giudica la recente proroga delle concessioni demaniali al 2020 una misura positiva ma assolutamente interlocutoria – dichiara in una nota il presidente Riccardo Borgo -, per cui ritiene sia indispensabile che il nuovo governo inserisca nel proprio programma il riordino della legge quadro di regolamentazione del demanio marittimo. Una normativa, insomma che elimini la condizione di precarietà che oggi caratterizza e condiziona le imprese turistico-ricreative italiane, così come chiaramente esplicitato nel documento programmatico redatto dal sindacato in previsione delle prossime elezioni politiche”.
In attesa che una riforma organica del settore sia approvata dal nuovo Parlamento, i balneari chiedono comunque provvedimenti urgenti per evitare che il settore entri in una crisi strutturale da cui sarebbe poi estremamente difficile risollevarsi. A parte il blocco della “Bolkestein”, il prossimo governo, secondo i titolari degli stabilimenti balneari, dovrà intervenire per uniformare l’aliquota Iva, oggi al 21%, portandola al livello del 10%, come avviene per tutte le altre aziende turistiche italiane.