Allerte meteo, al via progetto europeo per migliorare le previsioni: più di due milioni per la Liguria, CNR capofila previsioni

Alluvione Varazze

Liguria. L’allerta meteo delle ultime ore si è fortunatamente mostrata sproporzionata rispetto alle piogge di questi giorni che non sembrano aver creato troppi disagi. Il maltempo in arrivo, infatti, sembra spesso terrorizzare più del dovuto con degli “al lupo al lupo” che, ad alcuni, sembrano esagerati, salvo poi protestare in caso di disatri non annunciati.

E’ anche per questo che si sta pensando a una gestione delle emergenze sempre più efficiente e con minor margine di errore per allerte meteo e ambientali, grazie ad un sistema pilota a livello europeo che nasce dalla collaborazione tra CNR e Regione Liguria. Il progetto è stato presentato quest’oggi dall’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione civile, Renata Briano e da Bianca Falcidieno, responsabile dell’Istituto di matematica e tecnologie informatiche di Genova.

IQmulus, è questo il nome del progetto di ricerca e sviluppo che coniuga il quoziente di intelligenza con la mole dei dati acquisiti con le moderne tecnologie disponibili, attraverso l’estrazione automatica di informazioni rilevanti per il monitoraggio ambientale. Dieci milioni e 900.000 euro i finanziamenti destinati dalla commissione europea ai diversi Paesi Ue, di cui 2 milioni appositamente per la Liguria, con un cofinanziamento di 300.000 euro proveniente dalla Regione. Sarà un consorzio costituito da 12 partner, tra cui enti di ricerca e aziende, con il CNR, come capofila, che gestirà l’analisi dei dati e la validazione del sistema sullo scenario dimostrativo proposto dalla Regione Liguria come utente finale.

La fase di sviluppo del sistema durerà 4 anni, al termine dei quali sarà pronto il software e testato appositamente sulle tematiche indicate dalla Regione. In totale cinque casi studio selezionati come prioritari dalla Liguria per i quali e modelli matematici per l’analisi dei dati e la loro fusione in un unico modello ambientale intelligente. Al primo posto la creazione di mappe multi rischio, in grado di aiutare a prevedere in tempo reale e in modo sempre più certo alluvioni e rischi sismici. A seguire il monitoraggio del territorio, dei terrazzamenti e della vegetazione, l’identificazione dei piccoli rivi e della loro evoluzione, l’analisi della tipologia di substrato del fondo del mare e lo studio dell’erosione della costa.

“Il progetto appena partito – spiega Briano – va in controtendenza, vuole riuscire, dalle informazioni a disposizione e dallo studio dei casi verificatisi, a definire meglio e prevenire meglio gli eventi calamitosi. Alla fine il progetto produrrà una piattaforma comune di dati, in grado di fornire informazioni spaziali accurate su cui valutare e simulare la probabilità del verificarsi di situazioni di emergenza, facilitando così gli Enti, come la Regione o i Comuni nella loro gestione. Tenendo conto che la Liguria è una delle regioni più a rischio di alluvioni e fenomeni franosi, dunque mettere a punto un efficace sistema conoscitivo rappresenta per noi uno degli ambiti di maggior rilievo su cui lavorare”. Nel progetto il CNR lavorerà a contatto con i tecnici della Regione Liguria, Datasiel e il centro meteo idrologico dell’Arpal.