Albenga. L’ex sindaco di Albenga, Antonello Tabbò, rivendica i lavori fatti nel 2010 per abbellire via Genova e di cui il primo cittadino, Rosy Guarnieri, ha parlato per rispondere alle lamentele dei cittadini che parlano di una strada brutta, trafficata e inquinata.
Tabbò, davanti ai 300 mila euro presentati da Guarnieri come investimento su quell’arteria stradale, vuole mettere i puntini sulle “i” rivendicando scelte che arriverebbero da lontano.
“La stragrande maggioranza dei finanziamenti di quei lavori erano stati decisi e messi a bilancio ben prima dell’era Guarnieri – precisa Tabbò – Tant’è che le opere sono state realizzate nel 2010, ad un mese dalla sua elezione, grazie a progetti voluti dalla amministrazione da me capitanata. Penso che quando si fanno certe affermazioni bisognerebbe essere quantomeno precisi”.
“Che via Genova sia un brutto biglietto da visita per la città è innegabile – dice ancora l’ex sindaco – così come è innegabile che poco o nulla è stato fatto per renderla più vivibile. Anche l’idea di cui parla Guarnieri, ossia dell’allargamento della strada con lo spostamento dei palazzi del lato a levante, non è certo una novità. Si tratta però di un progetto che non si può certo realizzare dall’oggi al domani, ci vorrebbe un piano ben studiato”.
A lamentarsi, nei giorni scorsi, sono stati proprio i cittadini che abitano negli edifici che costeggiano la strada e i commercianti che hanno qui un’attività . I cittadini hanno denunciato palazzi logorati dallo smog, inquinamento acustico, marciapiedi pericolosi e, in generale, una via che non invita al passeggio ma che, al contrario, darebbe un’immagine piuttosto deprimente della città. Di qui la richiesta di intervento da parte dell’amministrazione comunale.
“Il sindaco sostiene inoltre di aver creato un’alternativa valida a via Genova per il transito delle auto, cambiando il senso di marcia della strada lungo fiume che, dall’imbocco di Albenga, scende ora in direzione ex ospedale: a me non risulta che in questo modo il traffico si sia snellito. Anzi, al contrario mi pare che per uscire dalla città si crei un tappo proprio lungo la sfortunata via Genova che rimane intasata e inquinata come e più di prima” conclude Tabbò.