Alassio. “Importunare la gente o infastidirla con la reiterata richiesta di un’elemosina non va sicuramente bene, ma l’ordinanza Avogadro-Sibelli dell’altro ieri, a parte quel po’ di polvere che ha sollevato in questi giorni, non cambierà lo stato delle cose, né per i mendicanti né per la città”. E’ la posizione del consigliere Jan Casella sul provvedimento anti-accattonaggio della giunta alassina.
“Il disagio per il turismo, al di là della difficilissima situazione in cui spesso si trova chi è costretto a mendicare, esiste oggi come esisteva ieri, quando il divieto, seppur in un’area più ristretta, vigeva già, ma non è stato quasi mai fatto rispettare per mancanza di uomini. Insomma sembra il classico specchietto per le allodole. I veri problemi di Alassio sono altri e sono sotto gli occhi di tutti (mancanza di una progettazione turistica a lungo termine, manifestazioni di richiamo, coinvolgimento della cittadinanza e delle categorie economiche nelle principali scelte per la città ecc…), ma l’amministrazione tenta con quest’ordinanza di dare un esile segno di vita nonostante sappia perfettamente che, tempo un mese, la situazione tornerà uguale a prima” osserva il consigliere di Sinistra Alassina.
“In un momento in cui il malessere sociale sta toccando picchi allarmanti, con più del 40% delle famiglie italiane che al termine del 2012 non riesce ad arrivare a fine mese nonostante affronti pesanti rinunce, il fenomeno dell’accattonaggio è aumentato in ogni città – prosegue – La politica è chiamata ad affrontare i problemi alla radice di questa nuova “povertà” ed eventualmente colpire chi approfitta della situazione, non a punire chi la subisce: qual è la colpa di chi chiede l’elemosina senza infastidire i passanti? Di avere bisogno? Il consigliere Sibelli, che ha presentato l’ordinanza alla stampa, proviene da quell’area politica di sinistra che della solidarietà nei confronti degli elementi socialmente ed economicamente più deboli ha fatto la propria bandiera, ma può darsi che abbia cambiato idea”.
“E, senza con ciò voler invadere altri campi, l’attenzione, il soccorso all’indigente e la stessa carità materiale fanno, o dovrebbero fare, parte di quel bagaglio culturale cristiano che ci portiamo dietro. Il sindaco Avogadro questi valori ce li ha addirittura stampati nel simbolo del partito con cui si appresta tra poco ad affrontare le elezioni per il Parlamento Italiano.
Anche se ciò non significa per forza averli anche nel cuore” conclude Casella.