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Primarie, tutto pronto per il ballottaggio: veleni nel savonese, ultime schermaglie prima del voto

primarie pd albenga

Savona. Ballottaggio al veleno nel savonese per le primarie del centro sinistra, con accuse e polemiche reciproche tra i sostenitori di Matteo Renzi e quelli a favore del segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani. Il silenzio elettorale del giorno precedente al voto non c’è e mentre i seggi nelle località della Provincia sono già stati allestiti e la macchina organizzativa è ormai pronta non mancano le ultime stoccate ma soprattutto gli ultimi appelli al voto, con i renziani che sperano nella massima partecipazione possibile (con il sostegno dei moderati) ed i bersaniani che hanno ormai incassato l’appoggio di Sel, Psi e degli elettori che al primo turno hanno sostenuto gli altri candidati in lizza (vedi Tabacci e Puppato).

Intanto proprio sulla polemica delle regole per votare al secondo turno i renziani savonesi accusano: “Su 719 richieste di partecipazione di coloro che non hanno potuto esprimere la propria preferenza al primo turno sono state accettate solo 11 domande, un po’ pochine ci pare, addirittura sono stati esclusi iscritti del Pd. Hanno accettato solo coloro che erano fuori o i viaggio tra il 4 ed il 25 novembre. A Genova idem, 190 sì su ben 1785 richieste di votare per il ballottaggio, 19 su 484 nello spezzino…Ci sembra che sulle motivazioni di riammissione ci sia stata una totale chiusura, impedendo a molti di prendere parte al ballottaggio”, con riferimento ad un vero e proprio “blocco” attuato dalla dirigenza del Pd.

Di tutt’altro avviso i bersaniani: “Vogliamo ricordare che queste non solo elezioni politiche come vuol far credere Renzi, ossia tutti al voto!. C’ una differenza sostanziale che ricalca altre esperienze di primarie tra forze progressiste in Europa. C’è una sottoscrizione per la Carta d’Intenti, il che significa che sono consultazioni relative ad un’area politica, nello specifico il centro sinistra. E’ chiaro che un elettore di centro destra può cambiare opinione e decidere di partecipare alle primarie, ma si impegna a votare per la coalizione anche per le prossime politiche. Quanto alle domande pervenute non è il Pd provinciale a valutarne l’ammissione o meno, ma la commissione elettorale (composta anche dalle altre forze politiche che hanno preso parte alle primarie), che ha giudicato le motivazioni per l’ammissione per il secondo turno, molte delle quali bizzarre. Al di là di chi vuol cambiare le regole del gioco e tenta di far polemica fino all’ultimo siamo convinti che il ballottaggio di domani sarà un’altra pagina di grande democrazia” concludono.