Cronaca

Metalmeccanici Fiom in piazza a Genova: domani sciopero di 4 ore contro l’accordo separato

sciopero fiom

Genova. Domani nel capoluogo ligure scende in piazza la rabbia dei metalmeccanici che hanno fatto scattare la protesta e sciopereranno dando vita a un presidio davanti a Confindutria, dalle 9.30 alle 12.

“Fim, Uilm e Fismic hanno firmato un accordo per il rinnovo del Contratto dei metalmeccanici che conviene solo alle imprese – si legge in una nota della Fiom – Dopo tre mesi di finta trattativa, escludendo dal negoziato il sindacato maggiormente rappresentativo nella categoria, senza coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori e senza mandato degli stessi, la nuova intesa raccoglie solo i contenuti voluti dalla Federmeccanica e rappresenta il primo frutto avvelenato dell’accordo separato sulla produttività non firmato dalla Cgil”.

Gli aumenti previsti – 130 euro lordi per il quinto livello, in tre rate, l’ultima nel 2015 – secondo la Fiom non tutelano il potere d’acquisto dei salari, l’erogazione e le quantità dichiarate non sono garantite nel triennio di vigenza contrattuale.

“Ciò che è garantito, invece, è l’aumento secco dell’orario di lavoro, attraverso il raddoppio dello straordinario obbligatorio e l’aumento delle ore di flessibilità – prosegue il sindacato – Quest’accordo cancella il ruolo contrattuale delle Rsu in materia di orario e ne consegna alle aziende la gestione unilaterale, perché dalla sua entrata in vigore per le stesse sarà sufficiente l’esame congiunto, da effettuare in tempi ristretti, per applicare nuove turnazioni”.

Le aziende potranno pagare 3 Par (permessi annui retribuiti) all’anno, aumentando anche per questa via l‘orario di lavoro.

“Le lavoratrici e i lavoratori non avranno più la garanzia del pagamento dei primi tre giorni di malattia, così come vedranno svanire l’obbligo dell’automatismo nella progressione dei passaggi di livello più bassi. Fim, Uilm e Fismic pensano di liquidare il Contratto nazionale senza passare attraverso il voto dei lavoratori, perché consapevoli di aver assecondato le posizioni di Federmeccanica su aspetti decisivi della tutela delle condizioni di lavoro”.

La Fiom considera questo accordo illegittimo, perché è l’esito di una trattativa che ha escluso il sindacato maggiormente rappresentativo della categoria e perché manomette essenziali diritti contrattuali. Perciò la Fiom intensificherà la propria iniziativa per conquistare un vero contratto e invita i lavoratori e le lavoratrici a mobilitarsi per rivendicare il diritto a decidere sul proprio contratto e sulle proprie condizioni di lavoro.

“Oggi una delegazione di Rifondazione Comunista (composta dal Segretario provinciale Marco Ravera, dal Responsabile Organizzazione Marco Sferini e dal Consigliere comunale Dario Lavagna), invitata dalla Rsu, ha raccolto le firme per i referendum davanti ai cancelli della Bitron. Le lavoratrici e i lavoratori hanno risposto positivamente al presidio firmando con determinazione i quesiti su articolo 8, articolo 18 e sulle pensioni. Al cambio turno delle 14 sono tante le firme raccolte. Il delegato RSU Giorgio Bonorino (Fiom-Cgil) ci ha voluti ringraziare personalmente per l’impegno fermandosi con noi al banchetto, ma siamo noi a ringraziare lui e i lavoratori per l’invito e per la calorosa accoglienza” afferma il segretario provinciale Prc Marco Ravera.