Savona. Iniziativa a favore del commercio nostrano da parte de La Destra. “Preghiamo i nostri concittadini di non farsi fregare da costose pubblicità ma di aprire gli occhi – esordisce il segretario savonese Andrea Finocchiaro – Negli ultimi anni sono stati aperti nel savonese un’impensabile sequela di centri commerciali. L’unico risultato di queste operazioni milionarie, frutto dell’espressione elettorale di chi governa da tempi immemori il territorio, è stato l’assalto violentissimo a commercianti e piccoli imprenditori che, sempre più stritolati dal torchio della grossa distribuzione, vessati da tasse e quant’altro oggigiorno non sono più nella possibilità di dare o proseguire il proprio lavoro”.
“Pertanto abbiamo deciso di lanciare un allarme rivolto a quanti siano nella possibilità di scegliere dove operare i propri acquisti natalizi – continua Finocchiaro – L’equazione è estremamente semplice: c’è crisi, scegliete dunque prodotti italiani e prestate attenzione alle tante offerte proposte dai nostri commercianti cittadini. Certamente l’idra delle cooperative rosse è ben radicata, favorita dal potere politico locale e posta in una condizione di monopolio dal momento che in terra ligure non esiste una reale alternativa sul piano dei supermarket e centri commerciali. Eppure noi crediamo che la coscienza del cittadino possa orientarsi responsabilmente a favore di chi cerca di dare lavoro con contratti dignitosi e generare ricchezza sul territorio”.
“Per quanto riguarda la questione dei prodotti, basta una veloce occhiata: i codici a barre che iniziano con la cifra 80 sono ‘made in Italy’. Anche in questo specifico caso è cura del cittadino privilegiarli così come, laddove possibile, favorire l’acquisto agroalimentare detto a ‘kilometro zero’, proveniente dai nostri allevatori e agricoltori locali che producono a prezzi sicuramente inferiori e con qualità genuina e incomparabile”. “Noi de La Destra distribuiremo materiale informativo su questa importante battaglia. Sappiano i commercianti che da oggi non sono più soli”, conclude Finocchiaro.