Cronaca

Borgio, raccolta firme contro le nuove case a Valdemino: “No alla speculazione selvaggia”

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Borgio Verezzi. Pronte le osservazioni da inviare alla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici della Liguria, ai settori Urbanistica della Regione e della Provincia di Savona contro il progetto di iniziativa privata che, secondo i “contestatori”, metterebbe a rischio il delicato sito di interessa naturalistico delle Grotte di Valdemino a Borgio Verezzi.

Il progetto prevede la realizzazione di quattro unità immobiliari indipendenti per un totale di 24 appartamenti e una autorimessa interrata e, secondo il Comune, si insererirebbe in un percorso a valenza di pubblica utilità: riqualificazione scuole locali, realizzazione della nuova piazza Marconi e aumento posti auto a servizio delle grotte.

“Nell’area carsica in oggetto si riscontrano microfratture, ‘campi solcati’, doline. Queste fratture fanno sì che le acque piovane riescano a penetrare velocemente all’interno della grotta, alimentando la rete idrica ipogea che le consente di vivere – contestano invece il consigliere Renzo Locatelli insieme al comitato “Amo Borgio Verezzi” – La costruzione di manufatti e strade renderanno impermeabile il terreno sopra l’area delle grotte e impedirà al sistema idrico di alimentare gli strati carsici sottostanti causando, nel tempo, la morte delle concrezioni destinate a disseccarsi senza più possibilità di crescere”.

L’intervento speculativo che prevede la costruzione di quattro edifici per complessivi 4123 mc. su di una superficie di 4200 mq., oltre a compromettere le grotte, distruggerà un polmone verde proprio a ridosso del centro storico – sostengono i contestatori – Le norme tecniche del Piano Regolatore vigente considerano l’area totalmente identificabile, in quanto essa si trova, in modo inequivocabile, all’interno del perimetro di protezione dello stesso”.

“In conclusione, le risorse per le opere di manutenzione degli edifici scolastici, motivo addotto dalla Giunta di Borgio per acconsentire a tale intervento, possono e debbono essere trovate in altri capitoli di bilancio e non come frutto di oneri di urbanizzazione derivanti da progetti speculativi finalizzati a ulteriori seconde case, con distruzione del territorio. Il patrimonio naturale e storico-culturale della nostra regione è una risorsa per il turismo, per i residenti e per le generazioni future: una risorsa non rinnovabile che non può essere svenduta a nessun prezzo” concludono Locatelli e il Comitato “Amo Borgio Verezzi”.