Savona. Prosegue a ritmo serrato e sotto il massimo riserbo l’inchiesta sul delitto di via Niella. La novità sull’indagine per la morte dell’orologiaia Rina Marrone – la settantottenne freddata nel suo negozio con un colpo di pistola di piccolo calibro – è rappresentata dall’arrivo dei primi riscontri sul materiale inviato al Ris di Parma. Proprio sulle conclusioni alle quali sono arrivati gli esperti dell’Arma si sta ora concentrando il lavoro degli inquirenti savonesi.
Al Ris sono stati analizzati i campioni prelevati dal corpo di Rina Marrone. Ma gli esperti continuano a lavorare anche sugli esiti dell’esame balistico sul colpo di pistola che ha colpito la testa dell’anziana con una traiettoria dal basso verso l’alto. Il delitto resta per ora un mistero, ma che dalla Procura di Savona sperano di poter risolvere presto dando un volto e un nome all’assassino. Per farlo gli inquirenti stanno continuando ad indagare a 360°, ma le piste più accreditate restano quella della rapina rapina degenerata o l’omicidio premeditato.