Cronaca

Savona, l’interrogatorio del tunisino che ha accoltellato il connazionale in via Pia

Savona Tribunale

Savona. Resta in carcere Mohsen “Ben” Ayachi, il tunisino di 46 anni senza fissa dimora arrestato venerdì notte a Savona dopo l’aggressione ad un connazionale. L’uomo, al quale vengono contestate le accuse di tentato omicidio, porto abusivo di arma e resistenza a pubblico ufficiale, è stato interrogato questa mattina dal gip Donatella Aschero che, per un vizio di forma sollevato dal difensore, non ha convalidato l’arresto. E’ stata comunque disposta la custodia cautelare in carcere dell’indagato.

Davanti al giudice Ben Ayachi, che in via Pia dopo una lite ha ferito con una decina di coltellate alla schiena e alle gambe il connazionale Ben Feyed (37 anni), si sarebbe difeso spiegando di aver agito per legittima difesa. Il nordafricano (assistito dall’avvocato Andrea Geddo) avrebbe infatti precisato di essere stato provocato dal rivale e di aver avuto paura di essere aggredito. Secondo quanto accertato dalla polizia il diverbio si sarebbe acceso per una questione di soldi, ma a contribuire a far degenerare la discussione sarebbe stato anche l’alcol.

Erano da poco passate le 23 di venerdì quando al 113 è arrivata una richiesta di intervento dai titolari del ristorante “Vino e Farinata”: quando gli agenti sono arrivati in via Pia hanno trovato Ben Ayachi che, molto agitato e con il coltello ancora in mano, inveiva in arabo. Con grande prontezza i due poliziotti della Volante sono riusciti a bloccare i polsi del nordafricano e a disarmarlo prima che potesse ferire altre persone. Ben Feyed, che era stato ferito in strada, nel frattempo aveva chiesto aiuto all’interno del locale ed era stato soccorso dai medici del 118. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, ma l’uomo adesso sarebbe fuori pericolo (anche se resta ricoverato in prognosi riservata al San Paolo).