Savona. Ristoratori savonesi della Darsena arrestati dalla Squadra Mobile di Savona con oltre quattro chili di marijuana, dal valore di circa 40 mila euro. Il fermo è avvenuto questa mattina al termine di una indagine condotta dalla polizia su un giro di spaccio presso il locale “Il Pescatore”: in manette sono infatti finiti i titolari del ristorante, un albanese 29enne di Durazzo e la convivente rumena di 33 anni, con nazionalità italiana. L’accusa nei loro confronti è di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti della Squadra Mobile, dopo aver verificato con accertamenti investigativi e servizi mirati in orario serale l’attività illegale della coppia, sono entrati in azione, appostandosi sotto la loro abitazione in vico Gallico a Savona. Quando la donna, dopo essere uscita, è rientrata nell’alloggio è scattato il fermo e la successiva perquisizione domiciliare: la polizia, dopo alcune ricerche nell’abitazione, è riuscita a trovare lo stupefacente, stipato in un vano del controsoffitto: inoltre, sotto al letto, sono stati rinvenuti in una scatola di cartone 22 proiettili di una calibro 22, munizioni di dubbia provenienza che hanno fatto scattare anche una denuncia a piede libero a carico dei due arrestati.
Gli agenti hanno posto sotto sequestro anche due bilancini di precisione, due cellulari e 700 euro in contanti proventi dell’attività di spaccio, oltre a materiale per la preparazione ed il confezionamento dello stupefacente; infine una agenda contenente l’elenco dettagliato dei clienti che frequentavano il ristorante e gli altri consumatori riforniti dalla coppia, oltre alla contabilità relativa allo spaccio della marijuana.
Secondo quanto riferito i due svolgevano una attività di spaccio all’ingrosso, con quantitativi elevati e con un ingente giro d’affari. Sono ancora in corso indagini sul giro illecito messo in piedi dalla coppia, così come sulle fonti di approvvigionamento dello stupefacente. L’inchiesta per la Procura di Savona è condotta dal dal sostituto procuratore Daniela Pischetola.