Cronaca

Liguria, maxi operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti

Elicottero

Liguria. In queste ore è in corso una vasta operazione contro lo spaccio di droga nel capoluogo ligure. I carabinieri del Comando Provinciale di Genova, con personale del 2° Battaglione Liguria e l’ausilio di unità cinofile e del velivolo del 15° Elinucleo di Villanova d’Albenga, stanno eseguendo nel centro storico e nel ponente cittadino, nonché in altre località della Liguria e nord Italia, 57 ordinanze di custodia cautelare in carcere.

I ricercati (43 senegalesi, 10 italiani, 1 nigeriano, 1 francese, 1 albanese ed 1 gabonese) sono responsabili a vario titolo di “associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e spaccio continuato in concorso”.

L’operazione, denominata “For Sale”, ha preso il via da indagini svolte dalla Compagnia di Genova Portoria su una fitta rete di spacciatori, prevalentemente di origine senegalese, che avevano monopolizzato il mercato della cocaina nel centro storico genovese e non solo.

In particolare, hanno avuto origine da alcuni arresti effettuati in flagranza di reato nei primi mesi del 2009 nella zona di via Gramsci. I militari erano riusciti a individuare una donna italiana, titolare di un’agenzia immobiliare del capoluogo ligure, che, insieme al proprio compagno, spacciava di cocaina.

Dopo i primi riscontri, quindi, i carabinieri, d’intesa con la Procura, hanno avviato una delicata attività d’indagine, riuscendo ad accertare l’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale straniera, che, tramite corrieri, importava significativi quantitativi di stupefacente di cocaina dal Senegal per immetterli poi sulla piazza del centro storico genovese.

Diverse centinaia sono gli episodi di spaccio descritti nell’ordinanza del gip di Genova e contestati all’organizzazione di matrice senegalese, che, potendo contare su una struttura di tipo piramidale, su decine di associati (42), nonché su numerosissimi pusher, era riuscita a monopolizzare il mercato della
cocaina in diverse zone del centro storico.

L’organizzazione, inoltre, seguendo le consuetudini della malavita organizzata italiana, forniva assistenza ai propri detenuti, assicurando loro sia l’assistenza legale in caso di arresto, che quella economica necessaria al mantenimento delle famiglie.

Nel corso delle indagini l’Arma di Genova aveva già arrestato una ventina di persone in flagranza di reato, sequestrato alcuni chili (circa 7.500 dosi) di cocaina e denunciato numerose persone.