L’assessore Rambaudi: “No a chiusura centri anti-violenza, sosterremo i comuni”

lorena rambaudi

Regione. “La Regione non consentirà alcuna chiusura dei centri anti-violenza e sosterrà le funzioni in capo ai Comuni e ai distretti sociali”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale alle politiche sociali, Lorena Rambaudi nel corso dell’incontro con i referenti dei centri anti-violenza della Liguria e i responsabili delle Province, a fronte delle preoccupazioni delle associazioni femminili per i timori di chiusura e le trasformazioni in atto delle Province.

“Come vicepresidente della Provincia di Savona – ha detto la Rambaudi – ho sostenuto nel 2008 la legge regionale contro la violenza sulle donne e ne ho fatto una battaglia politica e ora sto lavorando ad un progetto per evitare la chiusura dei centri e delle strutture deputate all’accoglienza delle donne maltrattate”.

Le funzioni di gestione dei centri che oggi erano in capo alle Province verranno svolte dai cinque Comuni della Conferenza dei sindaci Genova, Savona, Sanremo, Chiavari e La Spezia congiuntamente con i distretti sociali , mentre case rifugio e alloggi protetti verranno gestiti dai Comuni, come già in avviene oggi. “La Regione Liguria – ha ribadito l’assessore Rambaudi – svolgerà una funzione di accompagnamento dei distretti impegnandosi anche ad un sostegno di tipo economico per non lasciare i Comuni senza risorse”.