Albenga. Prosegue l’opera di prosciugamento del gasolio che, a seguito del tentato furto dell’altra notte alla Opam Oils di regione Rapalline, ad Albenga, è finito nel rio Carenda dando vita ad una vera e propria emergenza ambientale.
“Questa mattina giungeranno nuovi macchinari ad hoc per la prosecuzione dell’opera di assorbimento e scrematura del gasolio dalla superficie dell’acqua. Solo a seguito di ciò, avverrà la bonifica vera e propria” dice Pier Seghizzi, responsabile della protezione civile di Albenga.
Intanto, al momento, il bilancio degli animali recuperati in condizioni critiche è pari a 38 esemplari: 35 germani reali, una gallinella d’acqua, un’anatra muta e un’anatra ibrida. Tutti in cura presso la sede savonese dell’Enpa.
“Non diciamolo troppo presto, ma, al momento, non abbiamo recuperato ancora esemplari deceduti, pesci a parte – fa sapere Gianni Buzzi, vice presidente della Protezione Animali savonese – L’avvelenamento da olio è pericoloso perché i volatili rischiano di non avere più difese e di andare in ipotermia a causa della dissoluzione del grasso che rende impermeabili le penne”.
“Ieri sera abbiamo proceduto con il lavaggio di occhi, bocca e orecchie con l’olio di vaselina, poi abbiamo integrato il tutto con un disintossicante e abbiamo dato loro qualcosa da mangiare, anche se in quantità moderata. Poi abbiamo lavato gli animali con acqua e sapone di Marsiglia. E’ un lavoraccio, speriamo che l’emergenza non assuma dimensioni maggiori” conclude Buzzi. Per l’opera di bonifica, gli addetti ai lavori stimano che saranno necessari almeno due mesi.