Cronaca

Caso “mensopoli”, via al processo per gli ex dirigenti Asl 2

ristorazione mensa

Savona. Caso “mensopoli”: aperto il dibattimento del processo che vede a giudizio per turbativa d’asta il dirigente Alfonso Di Donato e un’ex funzionaria dell’Asl 2 savonese (all’epoca dei fatti responsabile del settore appalti, ora dirigente del settore gestione privacy). Questa mattina in tribunale a Savona è stata infatti celebrata un’udienza del procedimento che ha preso le mosse dall’inchiesta sul giro di tangenti e favori intorno alle mense scolastiche genovesi e quelle ospedaliere dell’azienda sanitaria savonese.

In aula, su richiesta del pm, è stata disposta la trascrizione delle intercettazioni relative all’indagine e, di conseguenza, il giudice ha rinviato il processo per conferire l’incarico ai periti al prossimo 30 novembre.

A chiedere il rinvio a giudizio per i due funzionari era stato il sostituto procuratore Chiara Maria Paolucci che aveva seguito le indagini relative alla vicenda. L’inchiesta della Procura aveva messo sotto la lente d’ingrandimento l’assegnazione del servizio ristorazione da 14 milioni alla “Alessio Carni” di Caresanablot (Vercelli), con una delibera poi annullata dal Tar su ricorso della “Pedus Dussman Service srl”.

In un primo momento il filone savonese dell’inchiesta era confluito nell’indagine genovese su “mensopoli”, ma il giudice del tribunale di Genova Marina Orsini si dichiarò incompetente per territorio a decidere su due ex funzionari Asl 2 (assistiti dagli avvocati Raimondo, Rubino, Mazzitelli e Piccone), inviando gli atti alla Procura di Savona.