Savona. Un servizio di medicina legale in grado di garantire la necessaria copertura anche sul Savonese. A richiederlo con decisione era stato la settimana scorsa il Procuratore Francantonio Granero, alla luce dei ritardi nell’eseguire l’esame autoptico su Rina Marrone (l’orologiaia uccisa nel suo negozio di via Niella), e adesso una soluzione sembra vicina.
Il numero uno della Procura aveva richiesto un incontro urgente con il direttore dell’Asl Neirotti e, in caso di bisogno, si era detto pronto a rivolgersi anche all’assessore regionale Montaldo oppure a Burlando. Un appello che non sembra essere rimasto inascoltato visto che dal sesto piano di palazzo di giustizia, sull’argomeno, stamattina traspariva un certo ottimismo. Il Procuratore si è limitato a precisare che, in seguito ad alcuni incontri ad hoc, è stata trovata una soluzione al problema della mancanza di un servizio di medicina legale a Savona.
A breve, anche se ancora non ne sono state spiegate le modalità, i magistrati savonesi quindi dovrebbero poter contare sulla piena disponibilità di un medico legale per la Procura savonese. Non si dovrebbe più ripetere una situazione come quella che si è creata con il caso di Rina Marrone, quando, a causa dell’indisponibilità di un esperto di medicina legale e del relativo assistente, l’autopsia è stata eseguita tre giorni dopo la morte della donna facendo perdere giorni preziosi agli inquirenti.
