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Albenga presa per la gola: l’idea di un McDonald’s sul suolo ingauno fa proseliti

Apetura McDonalds Savona

Albenga. L’idea è stata lanciata in queste ore via Facebook dall’intraprendente assessore ai Servizi sociali del Comune di Albenga, Eraldo Ciangherotti. Niente di ufficiale, s’intenda, ma solo un’idea comparsa sul suo profilo personale e affidata alla Rete, che, però, sembra trovare anche il consenso del sindaco Guarnieri e, a giudicare dalla discussione successiva, l’attenzione degli ingauni.

L’appello è chiaro: “Nella zona commerciale della nostra città, manca il Mc Donald’s, la nota catena mondiale di fast food, che, ovunque apra, si conferma un fenomeno di massa – scrive Ciangherotti – Chiediamo all’azienda della McDonald’s di aprire un fast food anche ad Albenga?”.

“Ci potrebbe essere spazio anche per il servizio ‘Mc Drive’ e ‘Mc Cafè’, oltre che una ricca area giochi dedicata alle famiglie con i bimbi – insiste l’assessore – Parliamone qui e poi, se prevale l’interesse per la proposta, invierò commenti, opinioni e suggerimenti direttamente all’amministratore delegato di McDonald’s Italia che ho avuto modo di conoscere in questi giorni”.

L’ipotetico ristorante ingauno sarebbe il numero 443 della catena che si è diffusa in Italia dal 1985: il 442esimo, e il primo della nostra provincia, ha aperto invece i battenti a Savona lo scorso 23 maggio. Un locale di 150 posti con tanto di “Mc Drive” riservato ai clienti che vogliono ordinare, pagare e ricevere i prodotti direttamente dalla propria auto: un primo bilancio, risalente a giugno, parlava di circa 300 passaggi al giorno di clienti in macchina. Un’apertura, nella zona commerciale de “Le Officine” di via Stalingrado, che è stata subito un successo di pubblico. Perché, dunque, non ripeterlo ad Albenga?

Le risposte arrivano da alcuni albenganesi che hanno partecipato alla discussione in Rete in cui entrano in gioco i temi della crisi (“ci manca davvero questo: anche per chi ha bambini si puó uscire piú spesso, visti anche i prezzi contenuti” dice una mamma favorevole) della salute (con tanto di riferimento alla qualità del cibo e al rischio obesità infantile) e delle identità territoriali (della serie: non facciamoci uniformare e valorizziamo i prodotti locali, come sottolinea più volte Gno Rapa, uno dei “Fieui di Caruggi”). Per vedere chi prevarrà e se la proposta di Ciangherotti si concretizzerà, bisognerà aspettare eventuali sviluppi.