Albenga. Processo di azzeramento della giunta eseguito: il sindaco ingauno Rosy Guarnieri ha inviato le lettere di revoca delle deleghe agli assessori Eraldo Ciangherotti e Manlio Boscaglia, gli ultimi a “resistere”, a rifiutare di dimettersi su invito dello stesso primo cittadino in funzione del rimpasto. Albenga è ora una città senza esecutivo, mentre procedono le consultazioni al termine delle quali (si presume a inizio settimana) verrà formata la nuova giunta. In ogni caso, per legge, ci sono poco meno di due settimane utili per la redistribuzione delle deleghe, ma è più plausibili che la “zarina verde” agisca rapidamente.
“Mi prenderò tutto il tempo necessario per fare questa scelta impegnativa. Ascolterò le esigenze di tutti e indicherò i nuovi assessori per il bene di Albenga. Nessuno verrà licenziato per incapacità o incoerenza col programma elettorale, ma sappiamo tutti che ci sono equilibri di coalizione da rispettare per governare al meglio” ha detto Rosy Guarnieri. Sui nomi è previsto l’ingresso di Silvio Cangialosi in giunta, con Gianni Pollio presidente del consiglio comunale. Per Massimiliano Nucera, Pdl, si prospetta la poltrona di vicesindaco.
“Il consiglio comunale di martedì sera ha dimostrato la riuscita dell’allargamento della maggioranza a tredici consiglieri – ha proseguito il primo cittadino – Gli assessori dimissionari hanno dimostrato il senso di appartenenza ai rispettivi partiti e meritano di essere premiati per la correttezza nei confronti della squadra”. Elogio riservato ad Ubaldo Pastorino, Diego Distilo, Carlo Parodi e Mauro Vannucci. Quest’ultimo, però, ha riservato una stoccata al sindaco.
“Abbiamo rispettato insieme gli impegni assunti nel programma elettorale, raggiungendo con successo gli obiettivi che ci eravamo prefissati. A un certo punto, qualcosa tra noi è cambiato. Forse c’è di mezzo la politica, ma quale politica? Quella di cui la gente non vuole più sentire parlare? Penso proprio di sì” ha scritto Vannucci alla Gurnieri in una lettera.
“In questo momento – ha aggiunto – l’entusiasmo e la voglia di fare con passione, nell’interesse della città, sono stati messi da parte e lavorare al tuo fianco è diventato, giorno dopo giorno, sempre più difficile. Quella serenità comune che permetteva con poco di ottenere grandi risultati è ormai svanita. Io non posso più esserti d’aiuto. Peraltro, in questo difficile momento che vede in corso un elaborato rimpasto di giunta, una poltrona libera può essere la soluzione di tanti problemi, spero di solo ed esclusivo interesse pubblico”.