Altre news

Veglia in piazza a Savona per l’apertura dell’anno pastorale diocesano

Piazza sisto

Savona. “Nella chiesa per il mondo”. Il titolo della veglia che sancirà l’apertura dell’anno pastorale in diocesi è già di per sé molto significativo: appuntamento sabato 6 ottobre alle 21 in piazza Sisto V a Savona con un’iniziativa assolutamente inedita e molto particolare che si ritiene abbia pochi eguali nel nostro Paese. Ispirata dai principi e dai valori del Vaticano II, proprio a cinquant’anni dall’apertura del Concilio, la chiesa di Savona-Noli va in piazza e si mette in ascolto: uno stravolgimento di prospettiva, una scelta di coraggio e umiltà che vedrà la diocesi aprirsi alla società, confrontarsi senza paura con l’intera cittadinanza. L’iniziativa è stata costruita ed elaborata dal lavoro d’assieme degli Uffici pastorali diocesani, coordinati dal vescovo, basandosi sull’idea del vicario generale don Antonio Ferri.

Questo momento in piazza sarà aperto davvero a tutti, anche e soprattutto a chi non si professa cristiano. Dopo un breve saluto del vescovo Vittorio Lupi, si entrerà nel vivo della prima parte, concepita con uno stile non troppo lontano dal format tv, condotta dal direttore dell’Ufficio stampa diocesano Marco Gervino. Innanzitutto sarà letto un breve brano della Gaudium et spes, per la precisione il proemio a questa “costituzione pastorale” sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, uno dei principali documenti del Concilio Vaticano II.

Proprio per sottolineare la modernità e l’apertura a tutta la comunità di questo importante testo e per proseguire nello stile di incontro e confronto con la cittadinanza, la lettura non sarà affidata a un sacerdote o a un laico impegnato nelle parrocchie, bensì al noto attore savonese Jacopo Marchisio. E sempre figure non direttamente legate alla comunità cristiana saranno i principali protagonisti di questa prima parte. In piazza Sisto si alterneranno infatti cinque testimonianze di autorevoli personaggi della società civile che, nella più totale libertà, forniranno stimoli ispirati dal tema “la società che auspico, la chiesa che sollecito”.

Uomini e donne, di diverse età, formazioni, professioni, cinque voci della società savonese: Giovanni Zerilli (presidente della sezione penale del tribunale di Savona) in rappresentanza delle istituzioni, Fabrizio Barbano (presidente del gruppo piccola industria dell’Unione industriali) per l’ambito imprenditoriale, Gloriana Bosio (segretario generale Cisl della provincia di Savona) per quello sindacale, Sonia Cosco (giornalista pubblicista, esponente dell’associazione DietroLeQuinte e curatrice della rivista culturale Neura Magazine) per il mondo culturale, e infine Andrea Palermo (grafico impegnato nella Pastorale Giovanile e in Libera) a rappresentare i laici impegnati nella chiesa e non solo. Queste figure proporranno i loro “auspici” per la società e le proprie “sollecitazioni” verso la chiesa. Saranno interventi brevi, di circa tre minuti, e improntati all’assoluta schiettezza, che si susseguiranno intervallati da brani musicali interpretati da un piccolo ensemble di archi e fiati.

A conclusione di questo momento in piazza Sisto, ci si sposterà (intorno alle 21.45) in Cattedrale per la conclusione, un momento di preghiera che non si discosterà da temi e prospettive che ispirano l’intera veglia. Dopo l’introduzione da parte del vicario don Antonio Ferri, sarà il momento della preghiera penitenziale in cui si chiederà perdono delle mancanze personali del cristiano, che non sa assumersi la proprie responsabilità, di quelle collettive, all’interno della chiesa, e di quelle della chiesa verso la società (vedi allegato). Seguirà quindi la lettura della parola di Dio, con un brano tratto dagli Atti degli apostoli e l’omelia del vescovo.

Infine l’ormai tradizionale “rito del mandato” affidato a coloro che condividono la responsabilità dell’essere comunità cristiana. Una prospettiva nuova dunque che, proprio in linea con le sollecitazioni del Concilio Vaticano II e con i temi del piano pastorale, vuole basarsi sul confronto e sull’ascolto. Tema centrale, che contraddistinguerà l’intero anno pastorale, sarà infatti il “condividere”, ovvero compartecipare alla vita della chiesa e farsi carico della responsabilità di essere cristiani nel mondo.

Più informazioni