Provincia. “Oggi abbiamo fatto il punto sulle tante cose che sono avvenute dall’ultima assemblea, quindi sul fatto che oggi ci sia forse un po’ di chiarezza in più e si sa che saranno i presidenti eletti e i consigli in carica a traghettare gli enti nell’anno prossimo e quindi andare verso la fusione. Non possiamo essere altrettanto sereni dal punto di vista della capacità dell’ente di sopravvivere. Il taglio di 1 miliardo e 200 milioni di euro su 3 miliardi di trasferimenti previsto per l’anno prossimo è una cifra esorbitante che mette a serio rischio l’esistenza delle Province. E’ quanto abbiamo detto al ministro Cancellieri e al ministro Patroni Griffi”. Queste le parole del presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza al termine dell’incontro di questa mattina con i dipendenti di Palazzo Nervi, assieme al presidente della Provincia imperiese Luigi Sappa, in vista della fusione dei due enti provinciali prevista per la fine del 2013.
“Se le Province devono rimanere, bisogna capire quali funzioni avranno e dovranno avere la possibilità di erogare questi servizi. Diversamente sciogliamole. E soprattutto coloro che lavorano nelle Province devono avere la serenità di un posto di lavoro tranquillo che non debba essere modificato o stravolto come si rischia”.
“Abbiamo chiesto anche di capire qual è il disegno generale della spending review, quindi cos’altro cambierà. Oggi le Province, domani le Prefetture, dopodomani le Questure? Noi vogliamo avere un quadro completo per capire come riorganizzare il territorio e soprattutto sapere che nel 2013 non nasceranno nuove sorprese e quindi non ci troveremo con provvedimenti conflittuali come questi che poi ci impediscano di portare a termine il nostro compito. Ho anche proposto una cosa al ministro: se vuole noi per un giorno gli facciamo vivere l’Italia senza Province. Chiudiamo le caldaie nelle scuole, fermiamo gli spazzaneve, non spargiamo il sale, non facciamo girare i mezzi del trasporto pubblico locale, perché il Governo ci spieghi chi farà questo l’anno prossimo. Non siamo preoccupati per noi ma per i cittadini, che dall’anno prossimo non avranno più questi servizi”.
“La mia scadenza per possibili dimissioni è domani mattina. E’ l’ultimo giorno per dimettersi ed essere candidato a qualcos’altro. Io invece sarò presidente anche dopodomani perché, a prescindere da tutto, credo che chi ha il compito di vivere questa stagione ha anche una responsabilità grossa nei confronti di chi l’ha votato, di chi ha avuto fiducia in lui, di chi lavora in questo ente, dei cittadini che quotidianamente hanno serenità e sicurezza per i servizi che eroghiamo. Non credo che per ambizioni personali uno possa andarsene o fare fughe in avanti. Questa è la stagione in cui tutti chiedono per loro; io credo anche che sia la stagione in cui dimostrare che esiste chi ama definirsi uno che politica come servizio” conclude Vaccarezza.
Per il presidente Sappa, che questa mattina alle 9 e 30, ha parlato ai dipendenti della Provincia imperiese: “Avviamo da subito i contatti per non farci trovare impreparati ed essere pronti, a livello organizzativo e funzionale, all’accorpamento dei due enti”. Tuttavia precisa. Il futuro? “Il futuro non siamo noi a scriverlo. Io prevedo una Provincia lunga, difficile. Una Provincia che è metà regione e quindi sarà un impegno notevole”.







