Cronaca

Tomaso Bruno, i genitori a “I Fatti Vostri” su Rai Due: “Provato fisicamente, ma pronto a combattere”

Tomaso Bruno Elisabetta Boncompagni

Albenga. Il caso di Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, i due ragazzi condannati in India all’ergastolo con pena confermata in appello, è tornato nella trasmissione “I Fatti Vostri”. Marina Maurizio ed Euro Bruno, i genitori dell’albenganese Tomaso, sono stati nuovamente ospiti del programma di Rai Due. Intervistati da Magalli, hanno ripercorso le ultime fasi processuali e ricordato come il figlio sia pronto ad affrontare una nuova battaglia per attestare la propria innocenza nel terzo grado di giudizio.

“Tomaso è provato fisicamente, ma psicologicamente è forto e pronto a combattere – ha detto Marina Maurizio – Contiamo di avere un aiuto concreto dall’ambasciata, abbiamo avuto rassicurazioni da parte dello Stato italiano”. Anche i genitori del ragazzo trovato senza vita nella camera d’albergo, Francesco Montis, sono convinti della morte naturale. “Non hanno mai pensato che Tomaso ed Elisabetta abbiamo ucciso Francesco” ha ribadito la madre del giovane albengase.

Oltre trenta mesi di carcere a Varanasi, due sentenze pesanti come macigni e, per i genitori, quindici viaggi tra Italia e India e tanto dolore. “Non c’è prova che si sia trattato di un omicidio – ha sottolineato l’avvocato Francesca Carnicelli alle telecamere de “I Fatti Vostri” – L’esame autoptico è stato svolto da un oculista e senza la partecipazione di rappresentanti della difesa. Le tracce sulla trachea non sono esterne, come nei casi di strangolamento, bensì interne. Mancano inoltre le altre caratteristiche tipiche dello strangolamento. Non è stata valutata la patologia asmatica di Montis. Numerosissimi elementi fanno propendere ad una ricostruzione diversa da quella dell’accusa”.

Ora i tempi si prospettano nuovamente lunghi. “La sentenza non è stata ancora sottoscritta dal giudice né depositata e considerate le feste che ci sono di mezzo sapremo qualcosa di più a dicembre” ha riferito Euro Bruno.

La Camera dei Deputati ha approvato una convenzione bilaterale tra l’Italia e l’India per dare il via libera al trasferimento dei rispettivi paesi d’origine delle persone condannate in maniera definitiva. In questo modo, Bruno e Boncompagni potrebbero scontare la condanna all’ergastolo nelle carceri italiane, nel caso in cui fosse respinto il loro appello davanti alla corte suprema di New Delhi per chiedere l’annullamento dell’ergastolo. Ma per ora l’unico obiettivo dei genitori del ventinovenne albenganese “è riportare Tomaso in Italia da innocente”.