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Riordino Province, pronto il decreto: confermato l’accorpamento Savona-Imperia

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Provincia. Strada (quasi) dettata per l’accorpamento delle province di Savona e Imperia. La geografia amministrativa è pronta a cambiare: è pronto il decreto sulla riforma degli enti che ai primi di novembre approderà al tavolo del consiglio dei ministri. Il governo, nonostante le polemiche che arrivano dai territori, non vuole retrocedere e spinge sulla spending review: gli enti con meno di 350 mila abitanti e sotto i 2.500 chilometri quadrati dovranno essere accorpati.

Per la Provincia di Savona significa, quindi, la preventivata fusione con l’omologa struttura di Imperia. Per giovedi e venerdì sono state indette due assemblee del personale con i presidenti Angelo Vaccarezza e Luigi Sappa. E’ un’incognita, infatti, ad oggi, la distribuzione dei compiti e la collocazione del personale in forza alle due organizzazioni territoriali. Per ora si sa soltanto che dal 2013, nell’idea del governo, le Province saranno commissariate garantendo ai dipendenti la possibilità di trasferimento. Il ministro Patroni Griffi al Corriere della Sera ha riferito che “per il momento non ci sarà una contrazione del personale ma ci potrebbe essere uno spostamento fisico”.

“Come delegato Upi mi sto adoperando con il governo affinché le competenze che rimarranno alle Province abbiano un’adeguata copertura finanziaria poiché, e questo desidero ribadirlo, le Province ‘spendono’ e non ‘costano’ – ha detto Vaccarezza – Questa differenza è fondamentale per far comprendere che i fondi a nostra disposizione vengono spesi per offrire servizi alla comunità che riguardano formazione, cultura, turismo, trasporti, ambiente, centri per l’impiego, servizi alle imprese, viabilità, edilizia, urbanistica, rifiuti, agricoltura, caccia e pesca protezione civile, sicurezza”.

“Nel contempo – ha aggiunto – chiare sono le nostre richieste alla Regione, e sulle quali non siamo disposti a trattare, relative le deleghe che devono rimanere di competenza delle province, poiché sono le Province che vivono e conoscono il territorio e le sue dinamiche. Dinamiche molteplici che per il loro funzionamento hanno bisogno dello straordinario lavoro delle tante professionalità che lavorano in questi enti, il loro impegno sarà il motore per il buon funzionamento del nuovo organismo. Siamo una squadra collaudata e vincente e per questo motivo sono certo che saremo in grado di affrontare le difficoltà e combatteremo ogni tentativo di voler relegare la nostra squadra in panchin”a.

“Il nostro compito – ha evidenziato inoltre Vaccarezza – sarà quello di trasformare un’imposizione in una grande opportunità. Ciò sarà possibile dandoci quale assoluta priorità il benessere della comunità; l’Ente provincia pur se rinnovato continuerà ad esistere ed a questo fine avrà ancor più bisogno di quelle competenze e professionalità che solo i dipendenti provinciali che hanno servito per anni questi territori possono garantire”.