Savona. Prosegue la stagione della raccolta dei funghi spontanei: ecco, secondo il Wwf, alcune regole da rispettare ed i divieti allo scopo di garantire la conservazione del patrimonio naturale e l’incremento dei fattori produttivi nei territori montani e di assicurare i benefici che possono derivare agli ecosistemi vegetali presenti nei boschi savonesi e liguri.
“La raccolta dei funghi e degli altri prodotti del bosco regolamentata dalla vigenti leggi è libera nei boschi naturali con esclusione dei Consorzi e delle proprietà. Il proprietario singolo od associato anche mediante la partecipazione ai consorzi tuttavia può riservarsene la raccolta con la semplice apposizione di cartelli lungo il confine dei terreni. I cartelli dovranno recare l’ indicazione di “Proprietà privata – Raccolta dei funghi e degli altri prodotti del bosco riservata”.
“In tutto il territorio della Regione Liguria la raccolta dei funghi spontanei è consentita soltanto per le specie commestibili e per una quantità giornaliera individuale nei seguenti limiti: per la specie “boletus reticulatus, edulis, aereus e pinicola” (porcino) fino ad un massimo di chilogrammi tre per persona; per la specie “amanita caesarea” (ovolo) fino ad un massimo di chilogrammi uno per persona; per tutte le altre specie fino ad un massimo di chilogrammi tre per persona”.
“E’ vietato nella raccolta dei funghi spontanei usare rastrelli uncini o altri mezzi che possano danneggiare lo strato umifero del terreno il micelio fungino e l’ apparato radicale della flora; è proibito fare uso di sacchetti di plastica e contenitori stagni per la raccolta e il trasporto dei funghi; la raccolta e il danneggiamento dei funghi spontanei non commestibili o velenosi sono vietati; è vietato transitare e sostare salvo autorizzati o in deroga con mezzi a motore nei boschi e nei prati. La ricerca dei funghi non è conentita durante le ore notturne, da un’ora dopo il tramonto a un’ora prima della levata del sole”.
“Sono evidenti in molte zone boscate del savonese i resti del massiccio passaggio di cercatori incivili: rifiuti nei boschi e lungo le strade di comunicazione; sono numerosi i funghi non commestibili danneggiati” dichiara Marco Piombo responsabile Tutela del Territorio dell’associazione.