Savona. Il decreto legge sulla riforma delle Province dovrebbe essere varato dal Governo mercoledì 31 ottobre. E’ quanto hanno appreso i presidenti delle Province che oggi hanno incontrato al Viminale i ministri Annamaria Cancellieri e Filippo Patroni Griffi. Il provvedimento non dovrebbe prevedere commissariamenti delle Province così come è stato chiesto dall’Upi che ha sottolineato la necessità che i nuovi organi siano elettivi e che le elezioni si svolgano nel 2014, quando entreranno in vigore anche le città metropolitane.
Le Province hanno chiesto un incontro al premier Monti e al ministro dell’Economia Grilli per scongiurare i tagli che ammontano a 500 milioni per il 2012 e un miliardo e 200 milioni per il 2013. Lo ha detto il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, uscendo dall’incontro con il ministro dell’Interno Cancellieri e della Funzione Pubblica Patroni Griffi. “Vanno ridotti i tagli alle Province – ha spiegato Castiglione – e poi si può procedere al riordino: questi minori trasferimenti sono così consistenti che alcune amministrazioni andranno in default. I ministri ci hanno detto che si faranno promotori di un incontro con il premier e col responsabile del dicastero dell’Economia. Il processo di riordino delle Province può andare avanti solo se si affronta il tema dei tagli dei trasferimenti”.
L’Upi chiede inoltre che le nuove Province – che saranno 40, a cui si sommano 10 città metropolitane e le Province delle Regioni a statuto speciale – abbiamo un presidente eletto e che non si proceda a commissariamenti, come è stato ventilato in questi giorni. Hanno poi sottolineato l’esigenza che si apra un tavolo di lavoro politico-tecnico che risolva una serie di questioni aperte: dal personale (oltre 60 mila persone) impiegato nelle sedi delle amministrazioni provinciali, al patrimonio, alla questione dell’armonizzazione dei bilanci. “L’incontro è stato interlocutorio – ha concluso Castiglione – ma il Governo ha riconosciuto il grande lavoro svolto dall’Upi”.