Savona. In un momento in cui sono partite grandi opere e appare imminente l’apertura dei cantieri di altre, diventa fondamentale poter disporre della Stazione Unica Appaltante, strumento in grado di garantire maggiore sicurezza su tutte le opere effettuate dagli enti pubblici. Questa mattina il tema è stato al centro di un nuovo incontro del Comitato permanente Provinciale, alla Palazzina Marchi del Campus Universitario di Legino, convocato dal prefetto di Savona, Gerardina Basilicata.
La riunione al Campus ad un analogo incontro che si era svolto lo scorso anno per raccogliere le adesioni alla Stazione Unica da parte delle Amministrazioni Pubbliche, con l’obiettivo di rafforzare l’economia legale e innalzare il livello di prevenzione delle infiltrazioni criminali nella gestione degli appalti. Va anche sottolineata la recente visita a Genova del ministro dell’Interno Rosanna Cancellieri, che aveva fatto il punto, con i prefetti della regione, il governatore ligure Claudio Burlando e i responsabili dell’Anci, sullo stato di attuazione della Suar (Stazione Unica Appaltante Regionale) che era stata istituita nel dicembre scorso.
Alla Suar, chiamata a gestire i procedimenti di appalto per lavori, servizi e forniture, possono aderire, su base volontaria (l’adesione è obbligatoria solo per gli enti regionali), tutte le amministrazioni locali liguri e la massima trasparenza sarà garantita dal fatto che la sua attività potrà essere monitorata da enti, imprese e cittadini sul sito dedicato appaltiliguria.it
La Stazione Unica Appaltante è un meccanismo che permette di svolgere attività preventive e di vigilanza nell’aggiudicazione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di varia natura.
Tra le indicazioni della normativa il processo di ‘consorziamento’ degli stessi comuni nelle gare d’appalto nell’ambito del nuovo organismo esterno. Sotto il profilo gestionale, la Stazione Unica Appaltante deve contemperare le esigenze di celerità dei procedimenti di affidamento con le necessità di trasparenza e di uniformità delle procedure, consentendo semplificazioni operative per gli enti aderenti e assistenza durante tutte le fasi dell’appalto, estendendole anche alla tutela in sede giudiziaria e alla collaborazione nel corso della direzione dei lavori ed in fase di collaudo.
Un’attenzione particolare è rivolta alle cosiddette “zone grigie” degli appalti in cui più facilmente si potrebbero celare gli interessi delle organizzazioni criminali: gli appalti sotto-soglia comunitaria, ad esempio, i subappalti, le “lavorazioni e forniture sensibili” (quali movimentazione terra, fornitura di calcestruzzo, noli e altro).