Loano. Braccio di ferro tra esercenti dell’approdo turistico e Marina di Loano. “Ci hanno tolto prima i dehors, con danno alle nostre attività nella stagione, e ora hanno anche disattivato i pass per accedere all’area portuale” lamentano i titolari del Caffè Gavioli e del ristorante Il Sestante.
Tra i gestori dei locali e la concessionaria dell’area demaniale si è aperto un contenzioso, in quanto agli esercenti è stato intimato lo sgombero degli immobili, a meno che non ricontrattualizzino i canoni d’affitto.
“Siamo qui da anni e svolgiamo con professionalità il nostro lavoro – sottolineano gli esercenti della parte a ponente della Marina – Chiediamo solo di poter dialogare per arrivare ad una soluzione sostenibile. Abbiamo patito quattro anni di cantiere, con ripercussioni enormi sulle nostre attività, e ora non ci danno neppure la possibilità di trovare un accordo”.
La Marina di Loano Spa insiste nella richiesta di rientrare in possesso dei locali e ha posto nuove condizioni agli attuali gestori, per un’eventuale permanenza, che gli stessi definiscono “impossibili da sostenere”, chiedendo a loro volta di mitigare le pretese.
Pur essendo pronti ad onorare gli impegni e a consegnare le chiavi, i titolari del Gavioli e del ristorante Il Sestante attendono che il Tar si pronunci sulla richiesta di sospensiva; un esito che arriverà fra due settimane. Hanno quindi invitato il Comune di Loano e la Marina di Loano ad aspettare sino al responso.
Il Sestante ed il Gavioli, rispettivamente da 25 e 12 anni nell’area portuale che quest’estate ha registrato gli ultimi collaudi dell’ampliamento, sparirebbero se non si trovasse un accordo. “Chiediamo almeno sensibilità nei confronti di cinque famiglie impegnate da anni in questo lavoro – dicono gli esercenti – Invece, pur essendo ancora in attesa del risultato della discussione pendente al Tar, ci hanno rimosso i dehors e oggi ci hanno anche disabilitato i badge per avere accesso con l’auto al porto”.