La scuola verso lo sciopero del 24 novembre: le motivazioni espresse dalle organizzazioni sindacali

sciopero scuola Cgil

Savona. Il mondo della scuola si prepara ad uno sciopero generale. Avrà luogo sabato 24 novembre, con una manifestazione a Roma.

“Le iniziative di mobilitazione che sfoceranno nello sciopero – spiegano le organizzazioni sindacali – scaturiscono da diverse motivazioni alle quali si legano precisi obiettivi che sono al centro di un’azione sindacale forte e incisiva”.

“La decisione dello sciopero segue, come è noto, il fallito tentativo di conciliazione da noi richiesto per il mancato avvio della trattativa sulle progressioni di anzianità – sottolineano -. A questa motivazione iniziale si sono nel frattempo aggiunte quelle legate alle inaccettabili disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità varato dal Consiglio dei Ministri del 9 ottobre, con misure che prefigurano un pesante aggravio dei carichi di lavoro del personale docente, stravolgendo in modo unilaterale e di dubbia legittimità il contratto nazionale di lavoro”.

Primo obiettivo della mobilitazione sarà l’immediato avvio della trattativa sul recupero di validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni economiche e di carriera del personale, previa emanazione da parte del Governo dell’apposito atto di indirizzo all’Aran.

Altro obiettivo saranno gli emendamenti al disegno di legge di stabilità, e in particolare cancellazione delle norme sui regimi orari del personale docente e di quelle che penalizzano il personale a.t.a. utilizzato con mansioni attinenti a profili professionali superiori.

“Per questo – proseguono i sindacati – fra gli interlocutori delle nostre iniziative, oltre alla naturale controparte costituita dal Ministro e dal Governo, ci sono anche le forze politiche, in particolare quelle che compongono l’attuale maggioranza governativa, alle quali verrà chiesto di emendare nel senso da noi richiesto il disegno di legge”.

“La mobilitazione – ricordano – prevede una serie molto articolata di iniziative finalizzate a sensibilizzare, oltre ai diretti interlocutori politici, anche una pubblica opinione sulla quale in modo evidente si stanno oggi riversando messaggi che accreditano un’immagine distorta e falsa del lavoro nella scuola”.

Lo sciopero è stato proclamato da Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Gilda Unams.

“L’attacco alla scuola pubblica procede con tagli pesantissimi di risorse e con il peggioramento delle condizioni salariali e contrattuali del personale – spiega la Flc Cgil -. La spending review e la legge di stabilità sono fortemente inique e segnano una sostanziale continuità con le politiche regressive del precedente Governo”.

“Con la giornata di mobilitazione del 12 ottobre – prosegue – abbiamo mandato un forte segnale al Governo e all’opinione pubblica con lo sciopero e le manifestazioni organizzate in decine di città. Bisogna provare a ritrovare un percorso unitario per far fronte comune contro la scure dei tagli, le pesanti intromissioni in materia contrattuale, un blocco della contrattazione che sta riducendo il potere d’acquisto dei salari, contro un aumento dell’orario di lavoro fuori da ogni confronto e senza risorse aggiuntive”.