Economia

Gara persa da Bombardier, Lazzari (Fiom Cgil): “Ha vinto il treno meno innovativo”

Alberto Lazzari, Fiom Cgil

Vado Ligure. “Da questa gara non esce premiata l’innovazione. Indubbiamente il treno di Bombardier era il più moderno ed efficiente per il servizio pendolari ma esce sconfitto da una logica che mette al primo posto il tempo di consegna del primo convoglio, dove Bombardier ha scontato un ritardo di una decina di mesi rispetto alla concorrenza”. E’ il commento di Alberto Lazzari, segretario provinciale della Fiom Cgil, alla conferma dell’esito di gara di Trenitalia che ha premiato i francesi di Alstom a scapito della multinazionale canadese.

“Questo è il risultato della strategia di Bombardier rispetto al sito di Vado Ligure, una strategia perdente, che il sindacato ha criticato fortemente anche in sede di contrattazione integrativa e che ora deve essere rivista se si vuole dare un futuro al sito di Vado” aggiunge Lazzari.

Ora si prospetta la proroga dell’attuale cassa ordinaria da dicembre a febbraio per i 140 dipendenti rotazione. Dopo febbraio è probabile la cassa straordinaria per parte dei lavoratori non interessati dalle attività delle carrozze previste per il 2013.

“La produzione dei treni – è la precisazione di Ferrovie dello Stato a proposito della gara – avverrà esclusivamente in Italia, nei tre siti di eccellenza della Alstom Ferroviaria a Savigliano (Cuneo), Sesto San Giovanni e Bologna, con il coinvolgimento delle circa 2.100 risorse operanti nei tre stabilimenti, oltre a quelle attive nel consistente indotto”.

Le altre due forniture (20 treni ad alta frequentazione e 40 treni diesel) non sono state aggiudicate “perché le offerte presentate non rispondevano, per costi e tempi, alle esigenze e agli impegni sottoscritti nei Contratti di Servizio fra Trenitalia e le Regioni”.

“L’affidamento di questa nuova fornitura – spiegano Trenitalia e Gruppo FS – costituisce una tranche dei circa 3 miliardi di euro d’investimenti complessivi dedicati al trasporto regionale e arriva dopo gli 1,5 miliardi già investiti dal 2009 per l’acquisto di 350 carrozze a doppio piano e 150 locomotive, oltre che per la ristrutturazione di altre migliaia di carrozze”.

“In questa gara vince il treno con minore contenuto in termini di innovazione – ribadisce Lazzari – E’ un motivo di rammarico ma anche di biasimo: bisogna essere avanti con gli investimenti. Rischiamo che il sito di vado divenga marginale. C’è una buona attività sul rifacimento di carrozze. E’ un’attività a basso profilo, ma va ripresa. Contemporaneamente bisogna attrezzarsi per dare un prodotto nella trazione distribuita, perché questo è il futuro dei treni in Italia”.

“Si è chiuso il ciclo delle 464, ora si deve aprire un’altra fase. Il gruppo deve mettere in campo gli investimenti per essere competitivo nei treni a trazione distribuita. Non ci sarà più tempo per riprendere la rotta” conclude Alberto Lazzari.