Cronaca

Fruttital, i lavoratori in Comune. Guarnieri: “Un tavolo ad hoc in Prefettura e nessun cambio di destinazione d’uso delle aree interessate”

Albenga. L’inizio è stato degno della location: una sala consigliare in cui, solitamente, a beccarsi sono maggioranza e minoranza, e che, questa volta, vedeva invece le poltrone dei politici occupate da lavoratori preoccupati per il loro futuro e altrettanto combattivi.

“Mi è sembrato di sentire parlare l’amministratore delegato di un’azienda, e non un sindaco” è stata l’iniziale stoccata di Luca Marcesini, rappresentante Rsu Fruttital, che ha preso la parola subito dopo l’esordio del primo cittadino ingauno, Rosy Guarnieri, a capo di un’assemblea sui generis riunita all’interno del municipio albenganese per discutere della vertenza aperta con i lavoratori della azienda del gruppo Orsero, dopo l’annuncio del trasferimento delle attività di magazzino con 60 dipendenti in esubero.

Poi gli animi si sono velocemente rasserenati, anche grazie agli impegni concreti presi dalla stessa Guarnieri, senza troppi giri di parole. “Io non sono qui per fare ‘pistolotti’ politici – ha detto il sindaco – Ho semplicemente riferito i dati relativi all’azienda, quelli che mi sono stati riferiti dagli Orsero nel corso di un incontro: perché io sono abituata ad ascoltare tutte le parti in causa, e non una sola”.

Oggi è stato il turno dei lavoratori Fruttital, ricevuti in Comune, per avere rassicurazioni circa l’impegno dell’amministrazione comunale nella lotta contro una decisione che, nel giro di pochi mesi, rischia di mandare all’aria il futuro di sessanta famiglie, molte delle quali lavorano da decenni nel sito albenganese. “Noi abbiamo contribuito a creare l’impero degli Orsero e adesso non possiamo essere ripagati in questo modo” hanno detto molti dipendenti arrivati con tanto di prole al seguito.

In particolare, rappresentanti sindacali e Rsu vogliono avere rassicurazioni sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali, sul rischio di un cambio di destinazione d’uso delle aree interessate (opzione che potrebbe rendere ancor più appetibile, per l’azienda, lo spostamento delle attività produttive verso Savona), e sulla minaccia di affidare ad una coooperativa, già a gennaio, gli stessi servizi svolti ora dai lavoratori a rischio (“non firmeremo mai un accordo che prevede di licenziare delle persone per poi affidare gli stessi compiti ad una cooperativa con altri lavoratori” ha tuonato il segretario provinciale della Cgil, Francesco Rossello).

Ad ascoltare queste rimostranze, oltre al sindaco, vi erano anche il suo vice, Mauro Vannucci, il presidente del consiglio comunale, Massimiliano Nucera, l’assessore ai Servizi Sociali, Eraldo Ciangherotti, il consigliere Podio, e, per la minoranza, Mariangelo Vio (capogruppo del Pd in consiglio) e Tullio Ghiglione. Tra i rappresentanti sindacali, oltre a Francesco Rossello e Luca Marcesini, anche Alberto Lazzari (Cgil) e Simone Pesce (Cgil).

La discussione si è protratta per più di un’ora e mezza e con due risultati: il primo, l’intenzione di chiedere la convocazione di un tavolo ad hoc in Prefettura; il secondo, la promessa del sindaco di non cambiare destinazione d’uso delle aree interessate. “Sono dalla parte dei lavoratori – ribadisce Guarnieri – Non modificherò le destinazioni d’uso dei locali esistenti qualora si prospettasse una conversione in attività commerciali fino a quando non vi sarà la certezza che tutti i lavoratori avranno soddisfazione. Immediatamente contatterò il prefetto per sapere come bisogna attivarsi per convocare un tavolo ad hoc”.

“Siamo soddisfatti – dichiara alla fine anche Marcesini che, all’inizio dell’incontro, era apparso piuttosto “battagliero” – Siamo convinti che il sindaco ci appoggerà in questa vertenza. Faremo di tutto per evitare il licenziamento di sessanta persone. Intanto aspettiamo la convocazione di un tavolo in Prefettura”.

“Chiederemo anche un incontro presso l’Unione Industriali per capire quale sia lo stato di salute del Gruppo Gf, quali siano le prospettive future e come si inserisce questo disimpegno su Albenga nelle strategie del gruppo stesso – è il parere di Francesco Rossello – L’azienda ci dice che: intende trasferisi da qui a un anno e mezzo, che il traferimento sarà in provincia di Savona – quindi non si tratta di una rinuncia ad avere un magazzino nel Savonese perché sono sufficienti già gli altri – e che poi ha intenzione di terzializzare il lavoro del magazzino, cioè di affidarlo a un soggetto terzo, già da gennaio. Ecco, noi vogliamo capire quale sia il guadagno che scaturisce dal trasferimento e immaginiamo che l’interesse dell’azienda sia di recuperare quelle aree rispetto alle quali, però, non sappiamo quali siano gli obiettivi ultimi del gruppo. E’ ora di fare chiarezza”.