Carcare. E’ atteso a giorni il Consiglio comunale decisivo per le sorti dell’amministrazione comunale di Carcare, dopo la crisi innescata con le dimissioni dell’assessore Francesco Legario del gruppo di maggioranza “Noi per Carcare”, vicino alla Lega Nord, culmine di settimane di tensioni nella giunta e con il sindaco Franco Bologna.
Si attende ora la data di convocazione del parlamentino carcarese che dovrà discutere la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione, che ha chiesto ufficialmente le dimissioni del primo cittadino con la prospettiva di un commissariamento per il Comune dopo l’approvazione del bilancio.
“Leggiamo l’ennesima dichiarazione minacciosa del sindaco Bologna: ‘Se passa la mozione di sfiducia, per me tutti a casa’. Ricordiamo al sindaco che questa non sarebbe né una sua decisione né una sua scelta, ma è ciò che prevedono il D.L. 267/2000 art 52 e lo Statuto Comunale che, all’articolo 34, recita: ‘Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del Consiglio e alla nomina di un Commissario ai sensi delle leggi vigenti’” sottolineano in una nota i gruppi consiliari Pd, Psi, “Carcare Futuro” e Udc.
“Cogliamo anche l’occasione per ricordare al sindaco che, sempre in base allo Statuto Comunale, il Consiglio deve essere convocato entro 10 giorni dalla presentazione della mozione e fissato in uno dei successivi 20 giorni. Chiediamo quindi a Bologna di convocare immediatamente il Consiglio e di fissare nel primo giorno utile la data della riunione in cui verrà discussa e votata la mozione di sfiducia da noi presentata il 27 settembre scorso. Ogni giorno che passa si prolunga l’agonia di questa amministrazione ormai sfiduciata nei fatti ed è ciò di cui Carcare e i suoi cittadini hanno meno bisogno” si legge ancora nella nota.
“Chiediamo inoltre al sindaco di agire con correttezza e, in questi ultimi giorni del suo mandato, di occuparsi soltanto dell’ordinaria amministrazione” concludono i rappresentanti di Pd, Psi, “Carcare Futuro” e Udc.