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Borghetto-Carcare-Predosa: si allarga il fronte del no

Albenga Predosa progetto

Calice L. Il gruppo di minoranza “Insieme per Calice” del Consiglio Comunale di Calice Ligure lancia un appello a tutti i sindaci dei comuni vicini affinché al più presto facciano propria, votandola nel loro consiglio comunale, la delibera adottata in luglio dal Comune di Rialto che afferma una netta opposizione al progetto di realizzazione della bretella autostradale Borghetto-Carcare-Predosa.

“Il progetto proposto prevede infatti autentici mostri di cemento armato: in particolare il viadotto che attraverserebbe il territorio di Calice Ligure e Rialto, alto 70 metri e lungo quasi mezzo chilometro, poco meno di quello ancora più imponente che attraverserebbe il territorio di Orco Feglino, che verrebbe confinato così tra il già imponente attuale viadotto dell’Autostrada dei Fiori e questo nuovo mostro, lungo ben 560 metri” dicono gli esponenti di “Insieme per Calice”.

“Il nostro gruppo di minoranza ha già fatto mettere in votazione una mozione che è stata deliberata nell’ultimo Consiglio Comunale di Calice Ligure il 27 settembre scorso. La nostra mozione è stata approvata quasi all’unanimità, fatta eccezione per l’unico voto contrario del vice-sindaco: un gesto politico di cui prendiamo atto con rammarico – prosegue il fornte del “no” – Per Calice Ligure, oltre alla mostruosità del mega-viadotto, si devono considerare altre aggravanti all’impatto ambientale, come l’altissima criticità che si genererebbe sulla viabilità della Val Pora e di Rialto, dove l’unica strada che farebbe da servizio al cantiere passa obbligatoriamente per il centro abitato di Calice Ligure”.

“La contrarietà all’ipotesi di quest’opera viene ulteriormente rimarcata se si tiene conto che nessun beneficio reale viene alla Val Pora a fronte del così massiccio e negativo impatto ambientale – dicono ancora i consiglieri di “Insieme per Calice” – La reale necessità di tale opera è tutt’altro che comprovata, mentre, con minore risorse economico-finanziarie e senza gravosi impatti ambientali, sarebbe possibile migliorare molto la viabilità e trasporti già esistenti che collegano il Piemonte alla Liguria, specie nella zona del savonese, con preciso riferimento alle seguenti infrastrutture di cui sarebbe certamente più utile un potenziamento: la SS 334 del Sassello, la SS 490 del Melogno, il collegamento ferroviario Alessandria Savona e quello di Asti Genova, raddoppio linea ferroviaria da Finale Ligure verso il ponente.