Savona. I lavoratori del pubblico impiego incrocieranno le braccia il 28 settembre. Per quella data è stato infatti proclamato uno sciopero generale per contestare le manovre che il Governo e le Regioni hanno messo in atto. Sull’iniziativa il segretario provinciale della Uil Fpl Alessandro Enrico ha commentato: “Tali manovre penalizzano in modo particolare i cittadini utenti ed i lavoratori del settore. La Uil non è mai stata contraria ad una seria ed attenta riorganizzazione del servizio pubblico”.
“Siamo invece contrari a tagli indiscriminati ed impropri, con l’unico obbiettivo di fare cassa. Se guardiamo con attenzione quello che stà succedendo nella nostra regione e in particolare modo nella nostra provincia, dobbiamo purtroppo prendere atto che le nostre ‘controparti’ stanno assumendo tutte le decisioni senza tenere minimamente in considerazione i disagi che si riflettono e si riflettaranno sui Cittadini Utenti e sui lavoratori dei vari settori” prosegue Enrico.
“Un esempio? Aver deciso a livello centrale di eliminare alcune Province – prosegue il segretario provinciale della Uil -, e la nostra sarà totalmente coinvolta (in un eventuale accorpamento con Imperia) non ha portato ad un confronto che permettesse di affrontare in modo serio la riorganizzazione e seppur ormai i tempi stringono non abbiamo alcuna indicazione in merito a come saranno riorganizzati i servizi, quali enti saranno preposti e soprattutto dove e come verranno ricollocati i lavoratori. A tal proposito vogliamo sottolineare, che abbiamo chiesto un incontro urgente con i Presidenti delle due Province ed i Sindaci dei due Capoluoghi, in merito ai servizi sanitari e sociali, ormai siamo arrivati solo ad alcune comunicazioni. La Regione decide e i commissari eseguono”.
“I risultati sono sotto gli occhi di tutti, si tagliano i posti letto negli ospedali senza costruire efficenti servizi sul territorio. Non dobbiamo dimenticare che la provincia di Savona ha caratteristiche geomorfologiche che mettono veramente in seria difficoltà alcuni territori, ad esempio la Val Bormida e l’entroterra dell’Albenganese. Esempi come questi hanno indotto la nostra organizzazione a proclamare uno sciopero generale dei lavoratori dei settori. Per fare in modo che la parte più debole della nostra società non venga assolutamente emarginata, con il rischio di scaricare sui cittadini utenti e sui lavoratori del settore tutto il peso della manovra. Per noi della Uil Fpl tutto ciò e assolutamente inaccettabile, pertanto chiediamo la massiccia partecipazione dei lavoratori e la solidarietà dei cittadini” conclude Alessandro Enrico.