Pietra L. Da ieri sono ripresi i lavori in via Crispi, a Pietra Ligure, in uno dei travagliatissimi cantieri – il più grosso, in realtà – del discusso Consorzio regionale cooperative ligure, finito al centro di una maxi inchiesta della Procura della Repubblica e il cui ex presidente è Renato Gariano, sotto processo con accuse che spaziano dalla truffa alla concussione e al falso.
Dopo quattro anni di sequestro e due anni di amministrazione giudiziaria, le ditte che si sono aggiudicate gli appalti hanno cominciato nuovamente a lavorare, almeno nel cantiere pietrese, in cui è prevista la costruzione di 55 alloggi. Gli altri due cantieri, uno a Ceriale (previsti 12 alloggi) e uno a Badalucco, in provincia di Imperia, sono invece ancora ai blocchi di partenza.
L’ex presidente del Consorzio regionale cooperative ligure siede sul banco degli imputati insieme ad altre cinque persone: tutti chiamati a rispondere, a vario titolo, di truffa, concussione e falso. In una delle passate udienze il giudice aveva disposto il sequestro conservativo di 8 milioni di euro dalle proprietà di Gariano e degli altri imputati sulla base della richiesta di 22 delle parti offese.