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Ora di religione, Flc Cgil al ministro Profumo: “Il Gruppo Scuola e Laicità di Savona già attivo sulla questione”

ministro francesco profumo

Savona. Anche la Flc Cgil savonese interviene sull’idea di revisione dei programmi scolastici, in particolare religione e geografia, avanzata dal ministro Francesco Profumo.

“E’ sicuramente interessante la presa di posizione del ministro Profumo – osservano dal sindacato – Ciò per il fatto che il Paese in questi anni è profondamente cambiato e che nelle scuole ci sono studenti che provengono da culture, religioni e Paesi diversi e che, pertanto, debba cambiare il modo di fare scuola, ci debba essere una revisione dei programmi in questa direzione, che la scuola di oggi debba essere più aperta, multietnica e capace di correlarsi al mondo attuale”.

“Speriamo – continuano – che il problema sollevato dal Ministro possa contribuire a dare il via ad un dibattito serio ed approfondito (possibilmente non pregiudiziale ed ideologico), in particolare, sui temi dell’insegnamento della materia religiosa in una scuola che è profondamente cambiata in questi anni”.

Poi la sottolineatura sulle iniziative già avviate a Savona, in particolare il Gruppo Scuola e Laicità fondato da Flc Cgil, Chiesa Evangelica, Associazione Proteo Fare Sapere, Associazione 31 Ottobre: “Vale però la pena cogliere l’occasione per ricordare che nella nostra provincia già esistono gruppi o comitati di cittadini che dibattono su questi problemi o che danno vita ad interessanti iniziative. Il Gruppo Scuola e Laicità di Savona, ad esempio, non solo ha ragionato sul fatto che venga impartito l’insegnamento confessionale all’interno della scuola pubblica statale, ma ha anche cercato di operare e vigilare affinché venisse rispettata la normativa vigente ed affinché venissero garantiti a tutti eguali diritti”.

“Cose, quest’ultime, non banali perché purtroppo agli occhi di molti, questioni attinenti al rispetto dei diritti (ad esempio il diritto di avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica ovvero il diritto di avere a disposizione la possibilità di avvalersi di ore di insegnamento alternativo) possono essere apparse come non così importanti e fondamentali. Errore gravissimo, foriero di striscianti pericoli e segnalatore di profondi elementi di disgregazione: perché, anche nei momenti più difficili e complicati, il rispetto dei diritti di tutti e dei diritti degli altri è questione assolutamente imprescindibile ed irrinunciabile” conclude la rappresentanza dei lavoratori della conoscenza.