Economia

Megatorri di Albenga: perplessità dal nuovo Soprintendente, incontro con il sindaco

Albenga. Il progetto delle mega torri previste ad Albenga al posto della cooperativa L’Ortofrutticola torna al centro dell’attenzione, con il cambio della guardia al vertice della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria. Lo stesso sindaco Rosy Guarnieri ha incontrato la neo dirigente Luisa Maria Papotti sottoponendole gli elaborati delle due strutture da sessanta metri prospetttate in piazza Bolla.

La Soprintendente ha espresso perplessità sulla presenza di torri così elevate e impattanti, riservandosi di esaminare a fondo il progetto. Nel contempo ha apprezzato alcuni aspetti, quali quelli del verde, dell’auditorium, degli spazi pubblici e del potenziale collegamento con le future aree ferroviarie dismesse.

“Abbiamo ritenuto di incontrare il nuovo Soprintendente perché era giusto confrontarci su un progetto di questa portata – riferisce il primo cittadino Guarnieri – C’è stata una conferenza preliminare nella quale il predecessore della Soprintendenza ha dato l’assenso. Tutto è migliorabile e la società Vista Mare si è detta disponibile ad accettare consigli architettonici”.

“Quello che conta – prosegue – è che tutto l’iter è stato svolto a regola d’arte e nel rispetto della normativa. Essendo stata fatta una conferenza referente, attendiamo un parere non vincolante. Come amministrazione sottolineiamo il fatto che gli investitori non amano le complicazioni burocratiche, quindi è nostro auspicio ridurre e snellire i tempi. Di nostra iniziativa abbiamo voluto incontrare la dottoressa Papotti, che ci ha accolti subito”.

Mercoledì prossimo, 19 settembre, è fissata una riunione per valutare se assoggettare o meno il progetto alla Vas. Il nuovo corso della Soprintendenza potrebbe portare ad un cambiamento dei dati tecnici del progetto, che prevede 8 mila 327 metri quadrati di superficie abitabile su un volume di 59 mila 636 metri cubi (oltre 74 mila se si contano anche le logge esterne). La variante urbanistica aveva ridefinito le destinazioni attuali portando la quota minima di residenza al sessanta per cento e la quota massima di commercio al quaranta per cento, con la possibilità di realizzare di attività terziarie, come uffici, direzionalità e nuovi plessi polifunzionali di servizi pubblici o privati.

Tra le opere complementari, oltre alla piazza di 1.500 metri quadri, ricavata nello spazio guadagnato con l’innalzamento degli edifici, l’auditorium con 250 posti a sedere, centinaia di posti auto a raso, una nuova passerella pedonale rialzata verso il lungomare e l’allargamento del sottopasso stradale di via San Gottardo, oltre alla realizzazione del nuovo asilo Ester Siccardi.