Economia

“Italian Cruise day” fa tappa a Genova: “Settore crociere al giro di boa: effetto Concordia lontano”

costa fascinosa, crociere, nave

Genova. Da Venezia a Genova: L'”Italian Cruise Day” si svolgerà il 5 ottobre sotto la lanterna dove, ogni giorno, approdano navi e crocieristi. L’occasione è ideale per fare il punto della situazione per un settore che, quest’anno, ha risentito del tragico binomio crisi economica e naufragio della Costa Concordia, ma che ne è uscita tutto sommato quasi indenne.

“Questa edizione è particolarmente importante perché parte da Genova e perché cade in una fase di transizione del mercato che, dopo gli avvenimenti tragici del Giglio, segnala una forte ripresa e una risposta importante – dichiara Luigi Merlo, presidente Autorità Portuale di Genova – Quindi questo è il momento ideale per fare il punto della situazione, anche alla luce dei nuovi provvedimenti normatici e dell’espansione dei mercati emergenti, ad esempio quelli del Sud America e dell’Asia”.

“La nostra società fotografa la situazione attuale e delinea le prospettive future del settore – dice Francesco Di Cesare, presidente di “Risposte Turismo” che organizza l’evento – Genova è capitale di tradizione per traffici crocieristici d’italia, dunque è questa tappa è assolutamente doverosa”.

“A livello di dati, il comparto tiene, dal momento che il calo nel movimenti dei passeggeri nei porti italiani si limita al 4,2% rispetto al 2011 che è stato un anno straordinario e che ha visto una crescita del comparto pari a quasi il 19%. Questo calo direi che è fisiologico” continua Di Cesare.

“Il primo semestre dell’anno è stato certamente penalizzante con un -10,8% per effetto dei fatti del Giglio, ma sul finire di questo semestre i dati sono in linena con quelli dell’anno scorso. Per ciò che concerne le previsioni del 2013 stimiamo un +4% di traffico nei porti italiani. Genova e Savona sono porti di grande importanza, sono nelle prime posizioni della classifica dei porti italiani e hanno registrato cali nella prima parte dell’anno per poi risalire a livelli simili al 2011” conclude il presidnte di “Risposte Turismo”.