Zuccarello. “Sono sempre più frequenti gli avvistamenti di daini e caprioli a Zuccarello”. Lo afferma in una nota il sindaco Stefano Mai, che lancia l’allarme sui pericoli di questa “invasione” di animali selvatici nella zona cittadina. “E’ sufficiente percorrere la strada provinciale da località Martinetto fino al borgo, in ore notturne, per incontrare diversi daini e cinghiali che stanziano a bordo strada, spesso attraversandola al sopraggiungere di un’auto. Da diversi mesi è anche possibile avvistarli nei parcheggi ed addirittura in centro storico. Anche di giorno si possono incontrare animali adulti percorrendo i sentieri escursionistici. Tutto ciò sta a testimoniare l’aumento sproporzionato di questi animali selvatici e che non esiste più un confine tra l’ambiente selvatico e quello civilizzato”.
“Da sottolineare anche i gravi danni alla già debole economia agricola dell’entroterra. Nemmeno il giardino delle piante dimenticate, recentemente inaugurato come orto didattico per i bambini delle scuole di Zuccarello, è stato risparmiato. Personalmente sono affascinato dalla bellezza e dall’eleganza dei daini ma devo però sottolineare come amministratore pubblico che questa invasione sta davvero diventando un problema” spiega il sindaco Mai.
“Numerosissimi sono stati in questi anni gli incidenti sulla provinciale 582, molti rilevati dalle forze dell’ordine e molti altri non denunciati. In più di un caso a pagarne le conseguenze sono stati motociclisti che se la sono cavati con varie escoriazioni e danni ai loro mezzi di trasporto, che nessuno ha risarcito in quanto gli animali non sono morti sul colpo ma sono riusciti a rientrare nel bosco, rimanendovi magari poi per giorni agonizzanti. A supporto di questo sono già stati avvistati diversi animali vistosamente feriti ma non è l’unico caso di morte, se non per caccia. Sono state anche ritrovate carcasse di animali impigliati in recinzioni di terreni” prosegue il primo cittadino di Zuccarello.
“La soluzione adottata dalla Provincia di Savona che prevede il censimento e successivamente la caccia di selezione secondo percentuali prestabilite, non è ancora risolutiva. Se non è pensabile limitarne le nascite è allora necessario valutare la possibilità di aumentare la percentuale dei capi da selezionare, e l’ipotesi di catturare gli esemplari che si avvicinano pericolosamente alle strade provinciali e che mettono a repentaglio la vita degli automobilisti o motociclisti. Ritengo che sia assolutamente necessario avere una popolazione di daini e caprioli numericamente molto inferiore, e permettere agli altri di vivere indisturbati nei boschi, senza bisogno che si spingano nelle campagne coltivate e sulle strade ove poi potrebbero trovare la morte” conclude il sindaco Mai.