Economia

Ferrania, lavoratori in assemblea spontanea: “Ci aspettavamo iniziative sindacali prima del vertice all’Unione Industriali”

Cairo Montenotte. Lavoratori di Ferrania Technologies in assemblea spontanea questa mattina di fronte all’ex stabilimento produttivo, per un’iniziativa sciolta dalle sigle sindacali ma legata alle preoccupazioni per la mobilità, che l’azienda ha annunciato di far scattare alla scadenza della cassa integrazione, a novembre, per circa 200 dipendenti. C’è apprensione in vista per il vertice all’Unione Industriali che si terrà il prossimo 11 settembre.

Edoardo Pastorino della Uilcem di Savona puntualizza: “Noi abbiamo partecipato a questa manifestazione per solidarietà perché ci sono grosse responsabilità, soprattutto a livello istituzionale. Siamo arrivati ormai al dunque e purtroppo ci sono duecento famiglie che rimarranno a casa. L’11 dobbiamo trovare una soluzione, parlare con istituzioni e proprietà per aiutare questi lavoratori. Quando si era fatto l’accordo si era detto che nessuno doveva rimanere a casa e invece oggi ce ne troviamo duecento”.

“In tutti questi anni sono stati fatti percorsi per trovare soluzioni e ogni anno si pensava di trovarle, soprattutto dalla parte politica, invece è mancata proprio quest’ultima” afferma Pastorino, facendo riferimento anche alle crisi di realtà come Alcoa o Carbusulcis, esempi nei quali lo Stato non è più in grado di garantire copertura: “Purtroppo siamo arrivati al gradino più basso e oggi dobbiamo in qualche maniera riprovare a salire questi scalini. Se andiamo avanti così non so l’Italia dove può andare a finire. Ci sono troppi disoccupati, non ci sono garanzie per i posti di lavoro, le multinazionali se ne vanno. Devono essere fatte politiche sul lavoro serie da parte del Governo che creino posti di lavoro anziché eliminarli”.

Lorenzo Pescio, dipendente di Ferrania Technologies in cassa integrazione, sottolinea: “Il fatto stesso che la gente sia qui spontaneamente perché ad oggi non ha ancora ricevuto nessun tipo di informazione da parte delle organizzazioni sindacali circa il contenuto della lettera della procedura di mobilità che riguarda 198 dipendenti è abbastanza significativo. Credo che siano in 240 quelli in carico a Ferrania Technologies. La lettera di mobilità dovrebbe riguardarne 198 di questi 240”.

Nello stesso tempo in Valbormida si profilano novità industriali importanti, dall’insediamento di Toshiba T&D al trasferimento di Noberasco. “Noi di queste cose siamo completamente all’oscuro. Noi siamo qui spontaneamente perché ci attendevamo un’assemblea prima dell’11, dove il sindacato siederà al tavolo con l’azienda presso l’Unione Industriali – conclude il dipendente di Ferrania – La procedura di mobilità è complessa e lunga perché il sindacato, l’azienda e le istituzioni trovino le situazioni meno impattanti possibili per i lavoratori coinvolti: è questo che ci aspettiamo”.

Alla fine dell’incontro i lavoratori intervenuti hanno deciso di indire un’assemblea per venerdì 7 settembre, alle ore 10, sempre presso il sito di Ferrania, richiedendo espressamente la presenza dei segretari provinciali di categoria.