Economia

Ciet Impianti, vertenza senza fine. Pasa (Cgil): “Lavoratori senza stipendio per ritardi dell’azienda”

Andrea Pasa

Albenga/Vado L. La vertenza della Ciet impianti sembra lontana dalla soluzione. Nel mese di giugno dello scorso anno la Ciet cessava la propria attività in provincia di Savona nei cantieri di Vado Ligure e Albenga con la perdita di 47 posti di lavoro.

Grazie alle lotte dei lavoratori insieme alla Fiom di Savona e con l’aiuto delle istituzioni locali nel corso del 2011 più dell’80% dei lavoratori si è ricollocato nella Società Alpitel, che ha sostituito la Ciet nell’appalto Telecom sul territorio Savonese.
Una parte dei 47 lavoratori però è ancora alla ricerca di una ricollocazione e vive ormai da più di un anno con la sola indennità di cassa integrazione che è di circa 750 euro mensili erogato direttamente dalla sede Inps di Savona.

“Le indennità di cassa integrazione, le famose 750 euro al mese circa, sono però ferme al mese di maggio, ovvero i lavoratori interessati, circa una dozzina, ad oggi non hanno ancora percepito le indennità relative al mese di giugno- denuncia Andrea Pasa della Fiom Cgil di Savona – Tutto questo non per un ritardo dovuto alla sede Inps di Savona, ma causato solo ed esclusivamente dalla impresa Ciet che non ha inviato la documentazione per sbloccare i denari relativi alle indennità all’Inps stessa”.

“Quindi oltre al danno per la chiusura dei due cantieri che ha causato la perdita di 47 posti di lavoro oggi registriamo anche la beffa relativa appunto al mancato invio della documentazione da parte dell’impresa che non permette all’Inps l’erogazione delle indennità del mese di giugno” precisa Pasa.

“Ma non è finita, a giugno, dopo aver ricevuto da parte della Ciet le lettere di licenziamento (a partire dal 30 giugno 2012, data di scadenza della cassa integrazione straordinaria) i lavoratori e la Fiom di Savona, grazie all’intervento dell’assessore Vesco della Regione Liguria hanno sottoscritto in data 21 giugno 2012 un accordo per prolungare la cassa integrazione fino al 31 dicembre 2012 e quindi fatto ritirare i licenziamenti alla Ciet stessa. Oggi a distanza di due mesi, la Regione ci comunica che l’impresa non ha presentato la domanda di cassa integrazione nei tempi prestabiliti dalla normativa vigente con il rischio concreto che tale ritardo possa compromettere la copertura economica del mese di luglio a tutti i lavoratori interessati”.

“La scorsa settimana ho inviato una lettera di sollecito alla Ciet Impianti e indirizzata alle istituzioni locali (Regione, Provincia, Comune di Vado Ligure) al fine di risolvere tale problematica e con l’obbiettivo di un sollecito intervento anche da parte delle istituzioni. Nella giornata odierna il solo assessore regionale Enrico Vesco ha risposto al nostro appello dimostrandosi ancora una volta molto attento ai temi che riguardano il lavoro e soprattutto i lavoratori, impegnandosi personalmente ad incontrare i responsabili della Ciet domani provvedendo a sollecitare l’invio di tutto ciò che risulta ancora mancante” dice ancora Pasa.

“La Fiom di Savona e i lavoratori interessati invieranno a giorni una richiesta di incontro al Prefetto di Savona con l’obbiettivo di portare a conoscenza di codesta amministrazione la vicenda Ciet e le conseguenze che sta causando ai lavoratori in termini economici e di vita quotidiana. Auspichiamo la risoluzione del problema in tempi rapidi , contrariamente viste le condizioni in cui versano i lavoratori interessati a questa vicenda ormai da mesi la Fiom di Savona e i lavoratori intraprenderanno iniziative di lotta e di mobilitazione” conclude il rappresentante della Fiom Cgil savonese.