Loano. E’ ripreso questa mattina in tribunale a Savona il processo per direttissima a Ben Salah Faycal Ben Amor, il quarantanovenne tunisino che era finito in manette lo scorso 20 agosto a Loano con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga. L’uomo durante l’udienza di convalida aveva respinto con decisione le accuse spiegando che con lo stupefacente trovato dai carabinieri non c’entrava nulla, ma era comunque rimasto in carcere. Oggi il suo difensore, l’avvocato Nazareno Siccardi, ha invece ottenuto che fosse scarcerato con la misura del divieto di dimora il Liguria (l’uomo abita ad Antibes ed ha chiesto di poter tornare in Francia).
Sempre su richiesta del difensore il giudice ha poi rinviato il processo al 25 ottobre quando l’imputato sarà giudicato con un rito abbreviato condizionato. Sarà infatti eseguita una perizia sul pacchettino contenente la droga, per la precisione circa sei grammi di cocaina, per verificare la presenza delle impronte digitali di Ben Salah Faycal Ben Amor, che ha negato di averlo mai preso in mano. L’avvocato ha anche chiesto che venissero acquisiti come prova i biglietti del treno del nordafricano per dimostrare che, effettivamente, la sera dell’arresto era appena arrivato a Loano dalla Francia.
“Io mi stavo comprando delle sigarette, vicino a me c’erano due persone che non conoscevo. Quando hanno visto i carabinieri sono scappati e hanno buttato in terra quel sacchetto. Io non l’ho nemmeno preso in mano” aveva spiegato il tunisino ai carabinieri. Proprio per chiarire se l’uomo abbia o meno detto la verità il giudice ha accolto la richiesta di eseguire una perizia e nel frattempo ha rimesso in libertà il nordafricano.