In questo periodo di crisi, è stata creata una gallina dalle uova d’oro. Se fossi Farmacista, comprerei senza esitazione la Farmacia che il Comune di Ceriale intende vendere. La Farmacia Moreno di Ceriale è un cespite certamente proficuo di cui inspiegabilmente ed irresponsabilmente l’Amministrazione cerialese si vuole liberare prospettando bilanci in rosso, futuro incerto, rischi di ripianamento dei debiti. Sono parole di chi non sa amministrare!
Usciamo dalle brodaglie storico sociologiche di indottrinamento fintamente sportivo con cui la Giunta falsa la realtà sia sociale sia amministrativa. La verità, dal punto di vista sociale, è che i cerialesi e i turisti vengono defraudati di un servizio che, oltre all’utilità diretta farmaceutica ed assistenziale, è fonte di entrate per le spese correnti pro sociale (oggi tanto necessarie a causa delle ristrettezze finanziarie a carico dei comuni). Dal punto di vista amministrativo, è palese l’incompetenza di chi vuole vendere con la scusa delle perdite di bilancio!
Dicono, i promotori delle vendita, che il bilancio della farmacia comunale abbia registrato una perdita di circa 900,00 euro. Come scritto sul sito ufficiale del Comune di Ceriale, il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale percepisce 17.891,17 euro all’anno. Non intendo proporre di azzerare gli emolumenti agli amministratori della farmacia comunale ma sono obbligato a dire che, ai sensi del Decreto Legge n. 78/2010 (Governo Berlusconi), convertito in Legge n. 122/2010, l’incarico di Amministratore dell’Azienda Speciale Farmacia Comunale è onorifico. In questo senso, tra gli altri, si è già pronunciata la Corti dei Conti Lombarda con parere pubblicato sul Sole 24 ore nel 2011 e, recentemente, la Corte dei Conti Ligure.
Il conto è presto fatto: dal giorno di entrata in vigore (giugno 2010) del Decreto Legge, a questo agosto 2012, sono stati spesi 38.764,20 euro di emolumenti e, visto che per una legge non conosciuta dagli amministratori del Comune di Ceriale, questi emolumenti sono illegittimi, la Farmacia Comunale di Ceriale ha il bilancio in attivo! A questo punto, gli amministratori che hanno deliberato a favore della vendita, possono essere classificati in due categorie: quelli in mala fede e quelli che obbediscono ciecamente!
In ogni caso, il Sindaco dovrebbe trasmettere gli atti, oltre che, come ha detto, al tribunale (quale?), anche alla Corte dei Conti di Genova affinché venga sancita la responsabilità dell’Amministrazione Comunale che, avendo l’onere di controllare l’Azienda Speciale, si è dimenticata di una legge dello Stato.
Consigliere Regionale
Stefano Quaini