Alassio. Joshua Aaron McKnight è il campione del mondo 2012 della classe Moth. L’ambitissimo trofeo resta in Australia dopo ben diciotto prove, come da programma, disputate in tutte le condizioni.
Ma proprio tutte, visto che mentre la Silver Fleet terminava la sua ultima frazione di gara, Campione del Garda è stata attraversata da un nubifragio. Tutti in salvo i cinquantasette atleti grazie anche alla macchina organizzativa del Vela Club Campione che ha funzionato a meraviglia, con i gommoni della sicurezza attenti e pronti a recuperare le “farfalle volanti” in seria difficoltà. Trentacinque chili di carbonio non bastano a fronteggiare la furia di un vento che a qualcuno ha ricordato quella del 2003.
Il campionato del mondo, organizzato dal Vela Club Campione e dalla Classe Italiana, comunque, è finito con un podio tutto australiano. Scott Babbage non ce l’ha fatta a restare in testa alla overall e, dopo cinque giorni di regate magistrali, ha dovuto cedere il passo accontentandosi di un secondo posto, mentre Rob Gough fa la sua giornata perfetta e sale sul gradino più basso.
Tutte spettacolari le diciotto prove, perché il Moth in acqua è strepitoso con i foil che permettono al piccolo scafo lungo tre metri e mezzo di alzarsi e volare sull’acqua. Uno spettacolo durato dieci giorni: prima con il campionato nazionale open e poi con il mondiale e le sue prime 18 manches per stabilire chi meritava il titolo iridato di classe.
Agguerritissimi tutti i 117 iscritti provenienti da venti nazioni, compresi gli italiani, ancora troppo freschi di Moth per poter competere con i più forti. Il migliore, quello con sprazzi da vertigini di classifica, è Francesco Bianchi che vince il titolo nazionale, parte alla grande al mondiale e poi paga forse un po’ di stanchezza terminando in diciassettesima posizione. Grande campionato anche per Harald Stuffer, ventesimo nell’ultima manche e ventinovesimo in overall a quattro lunghezze dal fratello Peter. Subito dopo, al 34° posto c’è Chicco Fonda, fresco campione mondiale Melges 24. Pietro Sibello, al suo esordio sul Moth, chiude in 49° posizione, quinto della pattuglia italiana.
“Sono soddisfatto – ha detto il presidente del Vela Club Campione Renato Bolis – perché ci sembra che tutto abbia funzionato per il meglio. I regatanti hanno apprezzato, anche questa volta, la nostra voglia di fare regate condite con momenti conviviali di vero divertimento. Alla fine tutti si ricorderanno di Campione e della nostra ospitalità. E’ stato un lavoro duro che ci ha tenuto impegnati per mesi, ma vedere gli australiani e gli inglesi sedersi a tavola con noi la sera, a raccontarci le loro esperienze davanti all’ultimo bicchiere ci ha ripagato di tutto lo sforzo. Ringrazio tutta la ‘mia’ squadra: volontari e ottimi regatanti che hanno trascorso le loro vacanze a lavorare per il Vela Club Campione. Perché noi siamo una grande famiglia e lo dico senza retorica”.
Durante la cerimonia di premiazione è stato conferito il trofeo Ash, mutuato dal cricket, all’Australia. I Moth hanno pensato ad una coppa contenente pezzi di carbonio che ogni anno viene assegnata al vincitore della sfida tra Australia e Inghilterra e va alla nazione che mette più barche nella ranking.
Questi i piazzamenti dell’alassino Pietro Sibello: 47°, 46°, 53°, 46°, 52°, 32°, (61°), 42°, 37°, 35, per un totale di 390.