Cronaca

Spotorno, “Scene da Far West, hanno sparato a pochi passi dalle case”: residenti all’attacco per l’abbattimento dei cinghiali

cinghiale

Spotorno. Scene da Far West con colpi di proiettile sparati a pochi metri dalle case. Così alcuni cittadini residenti nei quartieri “Coreallo” e “Magiarda” di Spotorno descrivono quello che è accaduto in diverse serate delle scorse settimane a pochi passi dalle loro case dove era in corso una “caccia al cinghiale”. Si trattava di azioni mirate della polizia provinciale, ovviamente autorizzate dalle autorità competenti, per cercare di arginare le incursioni, ormai divenute quotidiane, di un branco di ungulati nel parco della Magiarda.

“Si è trattato di azioni da sceriffi, con spari a pochissimi metri dalle abitazioni e da una casa di riposo. In un caso i colpi sono stati sparati alle 21: la gente si è spaventata, è scesa in strada” racconta una residente esasperata. “Si sta facendo la caccia ad animali che non rappresentano un pericolo perché ormai si sono abituati alla presenza dell’uomo, si fidano. Arrivano al parco perché cercano cibo, se qualche turista non avesse iniziato a darglielo non sarebbero mai arrivati e certamente non sono pericolosi”.

Il gruppo di residenti, che ha anche scritto al Prefetto per segnalare una gestione “indegna” del problema, non contestano il fatto che si cerchi una soluzione per contrastare le incursioni degli animali, ma i metodi. “Chi ha iniziato a nutrire i cinaghiali ha sbagliato, ma questo non deve autorizzare azioni come quelle alle quali abbiamo assistito: non si può sparare a pochi metri dalle case per abbattere animali, già quattro finora, che non sono nemmeno aggressivi. Sono da considerarsi selvatici, ma veri e propri maiali, addomesticati nel modo più sbagliato da chi porta loro il cibo”.

“Il paese, ma anche i cacciatori hanno chiesto un intervento per prelevare in modo non cruento gli animali, ma la risposta sono stati gli spari in mezzo alle case” aggiungono ancora dal gruppo di residenti spotornesi.

Intanto il parco urbano “La Magiarda” è stato chiuso con una ordinanza del Comune per consentire lo svolgimento di interventi di igienizzazione da pulci, zecche ed altri parassiti e patogeni portati dai cinghiali. Inoltre sarà rivista la recinzione e saranno attuati controlli da parte delle forze dell’ordine per il rispetto dell’ordinanza di chiusura e dell’ordinanza di divieto di somministrazione di cibo. Provvedimenti che l’amministrazione comunale ha adottato dopo diverse segnalazioni sulla presenza di cinghiali nel Parco Urbano ed in tutta l’area urbana circostante.

Il comune infatti ha sottolineato che, se da una parte ci sono cittadini che, nonostante l’ordinanza di divieto, continuano a portare cibo ai cinghiali, dall’altra ci sono anche quelli preoccupati per la propria incolumità. A chi dice che questi cinghiali non sono pericolosi l’assessore all’ambiente Mattia Fiorini aveva risposto così: “L’intento dell’amministrazione è la tutela della pubblica incolumità nonché dei cinghiali stessi. Sono giunte nell’ultimo periodo lettere ed email da parte di persone che sostengono sia giusto e senza rischi sfamare i cinghiali nel parco allegando foto a riprova; tali foto spesso, per dimostrare la docilità di tali animali, ritraggono bambini intenti a dare cibo con le mani a cinghiali di 50 – 60 Kg, oppure tengono in braccio i loro cuccioli. Lungi dal dimostrare la docilità degli animali selvatici, queste foto dimostrano in realtà quanto tali persone (residenti e turisti) non comprendano il rischio potenziale al quale si espongono ed espongono i loro figli, dimenticando di avere a che fare con animali selvatici che possono se spaventati o disturbati, reagire in maniera inconsulta provocando per difesa danni e ferite alle persone nelle vicinanze”.