Savona. Questa sera il paese di Tovo San Giacomo festeggerà il cittadino più illustre, ovvero il campione del mondo e neo vicecampione olimpico Matteo Aicardi. Un gesto celebrativo voluto dall’amministrazione e dalla cittadinanza, un segnale che denota come, almeno nei piccoli centri dell’entroterra, esista ancora il senso della comunità.
Al contrario, la città capoluogo provinciale e l’amministrazione di Savona hanno completamente ignorato il fatto che ben cinque atleti, cresciuti agonisticamente nelle fila della Rari Nantes savonese, hanno preso parte alle olimpiadi e quattro di questi sono tornati con la medaglia d’argento al collo.
Sotto la Torretta non è stato organizzato nessun tipo di ritrovo per seguire le partite della pallanuoto o le gare del sincro, a differenza invece di quanto è stato fatto non solo da Tovo San Giacomo, ma anche a Recco o, guardando altri sport, dalla città di Jesi per il fioretto. A Chiavari i festeggiamenti per Maurizio Felugo si svolgeranno domani in piazza in un evento promosso non solo dall’ente comunale, ma anche dall’associazione commercianti.
Al rientro degli atleti la città di Savona non ha organizzato alcuna cerimonia, ancorché piccola, per giocatori che hanno portato onore e lustro allo sport italiano e locale, mentre gli altri Comuni italiani accoglievano i propri atleti tornati con la medaglia al collo.
Se Aicardi, Felugo e Lapi sono “semplicemente” atleti che militano o hanno militato con i colori della Rari, Alex Giorgetti e Giacomo Pastorino sono a tutti gli effetti “savonesi” doc (Giorgetti è nato a Budapest ma è cresciuto sotto la Torretta). Per loro nessun ringraziamento pubblico e nessuna festa.
Il mal di pancia negli ambienti pallanuotistici per l’assenza di attenzione istituzionale era già emerso a Savona. Ad alcuni non era andata giù l’assenza dei rappresentanti dell’amministrazione nelle finali di Coppa Len o dei playoff scudetto, mentre solo l’anno prima, in piena campagna elettorale, la Rari era costretta a soppalcare il bordo vasca per accontentare tutte le richieste.
Dalle sfere istituzionali savonesi, in particolare dal sindaco e dall’assessore allo sport, non sono giunte congratulazioni tramite i social network, né prima né dopo i giochi. Mentre l’assessore regionale Cascino gongolava per l’alto numero di agonisti liguri partecipanti a Londra 2012 e il Comune di Alassio appendeva uno striscione, fiero dei suoi due atleti alle olimpiadi, il Comune di Savona non faceva alcun cenno. Questa la lamentela degli appassionati di pallanuoto. Un silenzio che ha replicato quello dell’anno scorso quando il Settebello trionfò ai mondiali di Shanghai e di maggio quando la Rari vinse per la seconda volta di fila la Coppa Len.



