Rete Fermiamo il carbone: “Savona città inquinata, non dalle auto…”

savona vista panoramica

Savona. “Le polveri non possono venire attribuite in modo generico al traffico veicolare. Il rilevamento delle polveri PM10 a Savona ha evidenziato 27 superi del limite dannoso alla salute e che “il superamento viene attribuito alle rilevazioni sul traffico veicolare”. Così in una nota la Rete Savonese “Fermiamo il carbone”.

“Si potrebbe facilmente obiettare che le polveri sottili non hanno la ‘targa’ che ne stabilisca la provenienza, a meno che Arpal non sia in possesso di tecnologie di indagine che ignoriamo. Stupisce il fatto che, in una città che subisce pesantemente gli effetti di impianti industriali inquinanti, in particolar modo quelli della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure.

“Ricordiamo che il Valore Limite (VL) giornaliero per la protezione della salute umana è di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte/anno. Ebbene, dal sito della Regione “Ambiente in Liguria” abbiamo tratto la tabella da cui si evidenziano per Quiliano ben 35 superi della soglia dei 50 μg/m3 già al 31 luglio 2012, e mancano ancora 5 mesi al termine dell’anno, e quindi tale limite di legge è destinato a essere ampiamente violato. In particolare, segnaliamo anche valori di superi anche estremamente alti (superiori ai 100 μg/m3) e comunque un valore medio di superi elevato (75,7 μg/m3). L’intensità del valore di superamento concorre a determinare gravi conseguenze alla salute umana”.

“Poiché desideriamo sempre essere corretti e precisi, siamo quindi ancora andati sul sito della Regione a cercare le fonti di emissione di PM10 a Quiliano (riferito al 2005 ultimo anno disponibile) dove emerge che le emissioni in atmosfera per il comune di Quiliano di polveri PM 10 computate alle “centrali elettriche” ammontano a 161.79
t/anno, a fronte di emissioni totali di PM10 di 201.63 t/anno, quindi per il Comune in questione le emissioni di polveri PM10 imputabili alle centrali elettriche sono oltre l’80%”

“Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i superi giornalieri non possono essere più di 3 all’anno, limiti oltre il quale aumentano notevolmente varie patologie (ictus, malattie cardiovascolari, tumori, ecc)” conclude la nota della Rete Savonese “Fermiamo il carbone”.