Savona. 125 posti letto per acuti oltre al declassamento dei pronto soccorso di Cairo e Albenga, che diventeranno punti di primo intervento, con la differenza che per il nosocomio ingauno il servizio sarà h 12, per il San Giuseppe h 24 (in quanto area disagiata). Proprio questi due nosocomi verranno trasformati in “ospedali di territorio”, concentrando il maggior numero dei tagli, “anche se il ridimensionamento dei posti letto riguarderà anche Pietra e Savona, insomma il piano straordinario della Asl 2 savonese non risparmierà nessuno dei quattro ospedali del savonese” dice il direttore generale Asl 2 Flavio Neirotti.
La chirurgia generale di Albenga sarà accorpata al Santa Corona di Pietra Ligure, oltre all’unica urologia provinciale, sotto una sola direzione medico-sanitaria, che manterrà comunque ambulatori a Pietra ed al San Paolo per garantire le richieste di assistenza: “La spending review, oltre ai posti letto, interessa anche le strutture complesse” ricorda Neirotti. “In Provincia di Savona abbiamo già operato una ventina di soppressioni e qualcuna ce ne sarà ancora…” aggiunge.
“Ovviamente bisognerà lavorare con una sinergia più forte con il territorio, cercando sul fronte delle degenze di fornire un servizio alternativo; servono soluzioni che permettano di sgravare gli ospedali non solo per gli accessi ai pronto soccorso ma anche sui ricoveri: su questo bisogna investire sul territorio in nuove strutture” sottolinea ancora il direttore della Asl 2.
Il taglio alla sanità savonese andrà ad incidere anche sul personale e sui relativi costi, con l’obiettivo di risparmiare altri 9 mln di euro. Dopo il blocco degli interinali e la chiusura di alcuni contratti a tempo indeterminato “ci sarà ancora meno turn over, che di fatto sarà quasi azzerato, tuttavia parte del personale sarà riutilizzato, penso ai pronto soccorso di Pietra e Savona che necessitano di un potenziamento di organico, anche in relazione alla loro vocazione per l’emergenza-urgenza, con tre posti in letto in più per ciascuno per la medicina d’urgenza e per l’Osservazione Breve Intensiva (OBI). Per il pronto soccorso del Santa Corona pronto anche un ampliamento della struttura” conclude Neirotti.







