Economia

Piano aeroporti, tagli per gli scali minori: il “Panero” non è a rischio, “garanzie con la concessione Enac”

Aeroporto Panero

Villanova d’Albenga. Sarebbe stato un altro duro colpo per il territorio albenganese vedersi privare, dopo le decisioni sul Tribunale e quello che si prospetta per la sanità e l’ospedale, anche dell’aeroporto Panero di Villanova d’Albenga, dopo il piano strategico sugli scali italiani messo a punto dal Ministero e da Enac, che di fatto riduce gli ultimi finanziamenti statali “ad hoc” solo per alcuni poli strategici, con sempre meno risorse pubbliche che saranno destinati ai progetti di infrastrutturazione.

In realtà l’aeroporto ingauno già da tempo non riceve contributi pubblici e resta in piedi grazie ai soci pubblici e privati e del programma di sviluppo e operatività stabilita dalla dirigenza della società Ava Spa che gestisce lo scalo. Quindi, sui 40 scali italiani che resteranno (si arriverà a 33 secondo il piano del ministro Passera), c’è l’aeroporto di Villanova d’Albenga.

“Eravamo a conoscenza del piano dopo un incontro che è stato fatto proprio al Ministero, lo scalo ingauno non correva certo pericoli, considerato il suo piano economico-finanziario e la recente concessione ventennale rilasciata da Enac – spiega Maurizio Maricone, presidente della società Ava -. La concessione affidata allo scalo di Albenga specifica un traffico di aviazione generale e di business aviation e come tale non rientra nell’ambito delle valutazioni inerenti al Piano Nazionale degli aeroporti”.

“Il provvedimento deciso dal Ministero farà sì che anche altri scali minori dovranno seguire il nostro esempio oppure saranno dismessi. Molti aeroporti, infatti, considerata la scarsità di risorse degli enti locali (quindi di possibili soci pubblici) hanno già aperto bandi per la cessione delle quote” conclude il presidente di Ava.

Il piano strategico del governo sugli aeroporti dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri per la giornata di venerdì.