Vado L./Carcare. La Noberasco sta definendo le trattative per trasferire il sito produttivo di Vado Ligure a Carcare. L’azienda leader nel settore della frutta secca si appresta a realizzare un’altra svolta epocale delocalizzando l’insediamento Agri Food, che nove anni fa aveva attivato sul territorio vadese. La destinazione è la Valbormida e specificatamente l’area della Paleta. Sono infatti in corso gli accordi tra la ditta e il gruppo Emi Bagnasco, proprietario delle aree carcaresi. Il tutto procede speditamente e, nonostante la pausa di mezza estate, entro fine agosto si potrebbe raggiungere la quadra fra le parti.
La zona della Paleta interessata dal cantiere del futuro distretto industriale si arricchirebbe così di un fondamentale tassello. Già da mesi la Noberasco ha espresso l’interesse per la parte dell’area dove sono in atto i lavori di messa in sicurezza e il piano di caratterizzazione; interesse manifestato anche a verso gli interlocutori istituzionali, ma i colloqui sono rimasti informali in attesa di definire l’acquisto da Bagnasco. Mentre il sindaco Franco Bologna freme per la possibilità di acquisire al territorio un’imponente realtà economica alimentare, per l’omologo vadese Attilio Caviglia si tratta di una doccia scozzese.
A Vado Ligure i primi ad esprimere preoccupazione sono i consiglieri d’opposizione. “Ennesima batosta per Vado, se questa notizia venisse confermata, dopo le recenti chiusure – commenta Matteo De Benedetti del Pdl – Vorrei anche capire quali sono le scelte che hanno portato l’azienda a questa decisione”.
Per Monica Giuliano del Pd “sarebbe una mazzata sconvolgene e il problema è capire se abbiamo la forza di cambiare rotta; non è accettabile che la nostra comunità si impoverisca giorno dopo giorno”. “Occorre un’azione con l’amministrazione in prima linea, in quanto questo è un massacro sociale – aggiunge – Rimarranno dei vuoti che non saranno riempiti. Vado Ligure ha carte da giocare ma dobbiamo farlo tutti insieme. L’amministrazione deve cambiare rotta per il bene della comunità perché dopo il declino economico c’è quello della società. Limiamo le nostre divergenze e troviamo una unità d’intenti”.
Alla Paleta stanno completando i basamenti dei capannoni e ci voranno dai quattro ai sei mesi per terminare l’intervento. Ma la Noberasco avrà a stretto giro un altro incontro con la proprietà per chiudere la trattativa, segno che l’operazione di trasferimento diventerebbe un fatto concreto a partire dalla cessione dell’area, con il placet dell’amministrazione carcarese.
Attraverso lo stabilimento di Vado la Noberasco ha creato il primo sito produttivo al mondo capace di produrre e confezionare frutta essiccata morbida senza conservanti. A poca distanza dal porto, il complesso di 13 mila metri quadri con circa 2 mila celle frigorifere può attuare una produzione giornaliera sino a 40 tonnellate di prodotto confezionato in diversi imballi. Lo stabilimento vadese ha permesso all’azienda di porsi con forza sui mercati esteri con prospettive in crescita, particolarmente con la linea biologica per la quale ha una quota in italia dell’80%.