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I Giochi Olimpici consacrano la “cantera” della Rari Nantes Savona: l’impronta biancorossa su cinque protagonisti

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Savona. La Rari Nantes Savona, storica società della città della torretta, impegnata nella pallanuoto e nel nuoto sincronizzato, sta lasciando una forte impronta sulla spedizione olimpica azzurra a Londra.

La “cantera” biancorossa sta avendo da questi Giochi Olimpici notevoli gratificazioni. Il sodalizio di corso Colombo, fedele al suo stile, non sta sbandierando ai quattro venti l’entità dei risultati ottenuti, ma non si può fare a meno di notare come i suoi settori giovanili, in entrambe le discipline che pratica, siano tra i più prolifici d’Italia.

Nei giorni scorsi, riflettendo sui sacrifici economici da affrontare, la Rari Nantes Savona è stata sul punto di rinunciare a prendere parte alle competizioni europee nella prossima stagione. La motivazione addotta alla decisione definitiva, quella di difendere la Len Euro Cup, non è stata legata ad aspirazioni di gloria o ambizioni di prevaricare sugli altri sodalizi italiani. Semplicemente, è stato deciso di rimanere in corsa in Europa per proseguire nella “politica di investimento e formazione dei giovani atleti su cui la società sta realizzando un progetto di crescita”.

Dare ai proprio giovani la possibilità di competere ad alto livello è il primo intento della società del presidente Bruno Pisano e del vice Giuseppe Gervasio. I giovani biancorossi, nella pallanuoto, sono presenti in prima linea nei campionati di tutte le categorie. Quasi in ogni occasione dominano in regione e raggiungono i primi otto, e spesso anche i primi quattro, posti in Italia. Ai campionati italiani di sincro, estivi o invernali che siano, in tutte le classi di età, emergono le ragazze savonesi.

Il valore della scuola Rari Nantes è testimoniata dal fatto che ci sono state, nel recente passato, famiglie di atleti disposte a trasferirsi a Savona pur di far crescere i propri figli in questo vivaio. Un esempio recente è la sincronette Benedetta Merli che da Prato è venuta a vivere in Liguria per essere seguita dei tecnici Rari.

I Giochi Olimpici sono il punto più alto cui si può esprimere lo sport planetario ed esserci è già un successo per tanti. Se poi, uno sport di un intero Paese riesce a portarvi due soli atleti, averne cresciuto uno tra le propria fila è un motivo di soddisfazione immensa.

E’ il caso del nuoto sincronizzato italiano, che per Londra ha qualificato solamente il Duo. Metà coppia, ossia Giulia Lapi, è cresciuta nella Rari Nantes Savona. Nata il 5 novembre 1985, allevata con gli insegnamenti di Patrizia Giallombardo, è entrata nel giro della nazionale a 16 anni. Insieme a Mariangela Perrupato si è classificata settima, ripetendo il proprio piazzamento a Pechino 2008, quando gareggiava con Beatrice Adelizzi.

Il “settebello” del commissario tecnico Alessandro Campagna è in semifinale, grazie al secondo posto in un girone non facile e al successo nei quarti sulla titolata Ungheria. Su ben quattro dei tredici atleti della nazionale azzurra c’è l’impronta savonese.

Alex Giorgetti, nato il 24 dicembre 1987, ha iniziato a giocare nella Rari Nantes Savona dove è stato promosso in prima squadra nella stagione 2003/04. Con i suoi 25 anni, Giorgetti è il più giovane tra i tredici protagonisti a Londra.

Matteo Aicardi, nato il 19 aprile 1986, è cresciuto nelle giovanili del Doria Nuoto Loano e ha proseguito la sua carriera nell’Imperia. Nell’estate del 2004 è stato chiamato dal Camogli, con la quale ha esordito in Serie A1. Nel 2006, il passaggio alla società savonese: in biancorosso il centroboa ha disputato sei annate, crescendo sotto la guida di Claudio Mistrangelo.

Giacomo Pastorino, secondo portiere e quindi riserva di Tempesti, ha avuto spazio solamente per pochi minuti in queste Olimpiadi, ma con la sua esperienza è anch’egli pedina fondamentale del gruppo. Nato il 7 giugno 1980, Giacomo è scuola Rari Nantes. A 16 anni è entrato nel giro della prima squadra, dove è rimasto fino al 2002. Nell’estate 2008 è tornato a casa, per disputare due stagioni nel Savona.

Anche Maurizio Felugo, vice capitano e uomo simbolo della nazionale, deve molto alla Rari Nantes Savona. Nato il 4 marzo 1981, è cresciuto nelle giovanili del Chiavari Nuoto. Mentre ancora frequentava il liceo, Claudio Mistrangelo lo ha voluto alla Rari Nantes Savona in Serie A1, dove ha giocato per cinque stagioni. La squadra biancorossa lo ha lanciato verso la nazionale, con la quale ha esordito nel 2000, diventando titolare già l’anno successivo.

Se in casa Rari Nantes può esserci un rammarico al termine di questo quadriennio, nell’ottica olimpica, è la mancata qualificazione della Squadra del nuoto sincronizzato, penalizzata dai pochi posti a disposizione. Se il team azzurro avesse raggiunto Londra, anche altre ragazze allevate nel settore biancorosso avrebbero rimpinguato la pattuglia savonese in questo importante evento. A prevalere è comunque la soddisfazione di aver portato questi giovani a vivere il sogno olimpico, un risultato che darà ulteriori motivazioni alla scuola savonese di pallanuoto e sincro.