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Emergenza meduse sulle coste italiane: i consigli per evitare i problemi

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E’ emergenza meduse sulle coste italiane. I turisti ed i bagnanti segnalano una forte presenza di queste specie nelle acque italiane, in particolare a ridosso della costa.

Perchè le meduse aumentino non è ancora chiaro e comunque è un fenomeno che pare ripetersi ogni anno in coincidenza del periodo della stagione balneare. Ecco le tre nuove specie che popolano i nostri mari: la Phyllorhiza punctata che viene dal Canale di Suez, la Drymonema dalmatinum, con un diametro anche di un metro, la Mnemiopsis leidyila, che vive sul fondo del mare con i tentacoli verso l’alto.

Poche, ma utili “regole d’oro” in caso di contatto con le meduse: non strofinare bocca e occhi; non lavare con acqua dolce la parte colpita (usare acqua di mare e disinfettare con bicarbonato); non usare acqua fredda o ghiaccio; non grattare la zona ustionata (si accelera la sostanza tossica); evitare impacchi con aceto o ammoniaca: è un “rimedio della nonna” del tutto inutile; anche l’uso di alcool è sconsigliato; non rimuovere i frammenti dei tentacoli della medusa con pinzette, ma con le mani.

Il rimedio migliore è un gel astringente al cloruro d’alluminio, utile anche per le punture di zanzara. Evitare pomate cortisoniche o antistaminiche. “Sarebbe il caso quindi che i Comuni e gli stabilimenti balneari provvedessero a segnalare la presenza di meduse con appositi cartelli che avvisano di fare molta attenzione al momento di entrare in acqua” commenta Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”.

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